3,3% 21 ottobre - La pagella di Standard & Poor's al debito italiano

Si attende oggi la pagella di Standard & Poors all’Italia. A luglio l’agenzia di rating americana aveva confermato il rating BBB cambiando però l’outlook da positivo a stabile. A bilanciare «i rischi crescenti per l’economia e le finanze pubbliche» contribuivano «la solidità dei bilanci delle famiglie e delle imprese e la ricchezza e diversità dell’economia italiana». Tre mesi di bollette dopo c’è il timore che il giudizio sulla tenuta del sistema Italia – inteso come imprese e famiglie – sia meno solido.  A fine settembre Moody’s aveva attribuito all’Italia un rating Baa3 e un outlook negativo, lanciando un avvertimento: possibile taglio del rating senza le riforme previste dal Pnrr. Il governo nascente è avvisato. Anche se Bankitalia conferma il 3,3% come crescita nel 2022 e non vede recessione nel 2023. 

27 Paesi 20 ottobre - Missione finale con gli altri 26 partner Ue

Oggi a Bruxelles ultima uscita pubblica come premier italiano per Mario Draghi al Consiglio europeo. Due giorni per trovare un accordo tra i 27 Paesi sulla crisi energetica, puntando a un tetto sul prezzo del gas sui mercati dell'Unione Europea. Che poi è quanto Draghi chiedeva ai partner europei sin dalla scorsa primavera. Tra le resistenze di diversi Paesi, Germania e Olanda in testa. La presidente della Commissione Ursula don der Leyen, si è detta fiduciosa che i 27 leader arrivino “a una buona conclusione”: imprese e famiglie aspettano. Meno fiduciose, visti i precedenti. E forse lo stesso Draghi che nel primo giorno di missione visto il clima di divisione è sbottato: "Smettiamo di fingere unià: con la recessione davanti a noi stiamo facendo un regalo a Putin". Uno sfogo che qualche effetto lo ha sortito.

68° 21 ottobre - Incarico a Meloni, dopo 30 presidenti uomini

Oggi o, al massimo, domani mattina dovrebbe arrivare dal presidente Sergio Mattarella l’incarico, con riserva, di formare il nuovo governo a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il partito che ha vinto le ultime elezioni politiche. Cade un tabù: dopo trenta presidenti del consiglio uomini – da Alcide De Gasperi a Mario Draghi – per la prima volta una donna guiderà il sessantottesimo governo della repubblica italiana. Meloni finirà nei libri di storia insieme con Tina Anselmi, prima donna ministro (guidò il dicastero del lavoro nel terzo governo Andreotti) nel 1976 e Nilde Iotti, prima presidente della Camera, eletta nel ’79 e riconfermata poi per altre tre legislature. Primati non troppo da sventolare.

2,5 mld 17 ottobre - Mps parte con un ribasso in Borsa

Oggi è scattato il nuovo aumento di capitale di Mps. Il settimo in cinque anni. La banca senese ha optato per un aumento di 2,5 miliardi per finanziare 4 mila esuberi e riportare in equilibrio gli indici patrimoniali. Fino alla prossima ricapitalizzazione. In cinque anni sono stati già bruciati 30 miliardi. Con effetti conseguenti e devastanti in Borsa. A Piazza Affari il titolo è sceso dell’80 per cento dall’inizio dell’anno (quotazione di giovedì). In cinque anni ha perso il 95 per cento del suo valore. Un piccolo investitore che avesse comprato mille euro di azioni se ne ritrova cinque. La fetta più consistente dell’aumento sarà garantita dal Mef: il Tesoro, primo azionista dell’istituto di Siena, verserà 1,6 miliardi. Gli altri 900 milioni vanno trovati sul mercato anche se alcune fondazioni bancarie toscane e la società d’investimenti Algebris contribuiranno a rendere l’operazione meno difficile. La prima giornata in Borsa si è chiusa con un calo del 2,76%. I diritti d'opzione sospesi per eccesso di ribasso.

7 giorni 17 ottobre - Auto, i designer bandiera italiana a Parigi

Si apre oggi a Parigi sotto l’insegna “Revolution is on” il Salone dell’auto che torna dopo quattro anni di assenza. Si tratta di un’edizione ristretta che paga la crisi che, complice anche il Covid, ha contagiato ormai gli expo del settore: da Francoforte a Ginevra a Detroit. Per sette giorni – fino al 23 ottobre – al Parco delle Esposizioni di Versailles ci sarà un gruppetto di produttori limitato in quantità ma non in qualità. A far la parte del leone i produttori francesi: da Renault a Stellantis (che punta sui marchi Peugeot e Jeep). Ma non mancheranno le case automobilistiche cinesi: da Byd – che si prepara al lancio di tre nuovi modelli elettrici- a Great Wall motors che punta sul Suv di lusso a marchio Wey, prossimo allo sbarco sul mercato transalpino. E l’Italia? Ci sarà grazie a due designer torinesi: Pininfarina  e Torino design che hanno progettato la gamma vietnamita VinFast.

20° 22 ottobre - Xi Jinping nuovo imperatore della Cina

Si chiude oggi il XX Congresso del partito cinese. E porterà con sé una grossa novità: la conferma per la terza volta come segretario generale di Xi Jinping.”Prosperità condivisa” la formula a cui il nuovo imperatore della Cina si affida, promettendo di ridistribuire meglio il reddito nazionale e stringere gli spazi dell’impresa privata. Domani, domenica, poi ci sarà una sorta di passerella dopo il primo plenum del nuovo comitato centrale (eletto dai quasi tremila delegati in rappresentanza dei 96 milioni di cinesi iscritti al partito): Xi Jinping guiderà il nuovo Politburo nella Grande sala del popolo di Piazza Tienanmen. Congresso che si è aperto domenica con parole poco rassicuranti sul futuro di Taiwan da parte del leader cinese: “Pronti a usare la forza per la riunificazione”. E con un monito agli Usa: “La risoluzione della questione taiwanese spetta solo al popolo cinese”.