
Comincia da Londra la settimana in Europa del presidente degli Stati Uniti d’America in coincidenza con il vertice Nato di Vilnius. Joe Biden incontra oggi re Carlo III nel castello di Windsor. Sarà il primo faccia a faccia tra il presidente americano e il nuovo monarca. Il presidente americano non aveva partecipato all’incoronazione di maggio e aveva inviato la first lady e una delegazione. Poi Biden farà tappa a Downing Street per un incontro con il premier inglese Rishi Sunak con il quale si sono visti di recente alla Casa Bianca. L'obiettivo, dicono a Washington, è quello di "rafforzare ulteriormente gli stretti rapporti" tra i due Paesi. Dopo la due giorni in Lituania, per il vertice Nato, giovedì Biden sarà a Helsinki per una visita ufficiale in Norvegia. A riceverlo il presidente Sauli Niinisto. Seguirà il vertice tra i Paesi nordici e i rappresentanti dell'amministrazione americana.

Oggi a Ginevra la Wmo, acronimo che identifica l’organizzazione della meteorologia mondiale, fa il punto sul futuro del clima. In realtà la parte più succosa è giù stata anticipata una settimana fa: il ritorno dopo sette anni di El Nino, il fenomeno atmosferico di riscaldamento del Pacifico tropicale centrale e orientale, che può portare caldo record. «L'arrivo del Nino aumenterà di molto la probabilità di battere i record di temperatura e innescherà più caldo estremo in molte parti del mondo e degli oceani -, ha detto il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas -. E’ il segnale ai governi nel mondo perché si preparino a limitare gli impatti sulla nostra salute, gli ecosistemi e le economie. Avvisi tempestivi e azioni preventive verso gli eventi meteorologici estremi sono vitali per salvare vite e mezzi di sostentamento». El Nino – secondo Wmo - aumenta le precipitazioni in parti del Sudamerica, nel sud degli Stati Uniti, il Corno d'Africa e l'Asia centrale. Causa invece gravi siccità in Australia, Indonesia, parti dell'Asia meridionale, America centrale e nord del Sudamerica.

Oggi e domani Vilnius, capitale della Lettonia, uno dei Paesi più piccoli dell’alleanza, ospita un vertice chiave della Nato. Sotto la regia del segretario generale Jens Stoltenberg (foto) – riconfermato per un altro anno alla guida dell’alleanza militare occidentale – capi di Stato e premier dei 31 Paesi che aderiscono al patto discuteranno di due argomenti in particolare: l’ingresso nella Nato della Svezia (manca ancora il via libera di Turchia e Ungheria) e la guerra in Ucraina, con un focus anche sulle prospettive di Kiev nell’organizzazione. Proprio quest’ultimo punto vede i Paesi divisi tra chi spinge per un’adesione rapida e chi frena. A cominciare da Biden. E al centro delle discussioni ci sarà anche la decisione proprio della Casa Bianca di fornire le micidiali bombe a grappolo all’Ucraina nonostante siano vietate da un trattato sottoscritto nel 2008 da 123 Paesi. Purtroppo manca la firma sia degli Stati Uniti sia della Russia. Dal vertice si attende anche l’annuncio da parte degli alleati – sollecitato da Stoltenberg – di voler investire almeno il 2% di Pil nella Difesa. L’impegno attuale dell’Italia è pari all’1,46% del Prodotto interno.

Oggi arriva il dato sull’inflazione negli Stati Uniti a giugno. La precedente rilevazione aveva fatto registrare un tasso del 4% annuo (il più basso da oltre due anni) e dello 0,1% mensile. Più alto il tasso core: 5,3%. Sarà il primo di tre dati sullo stato di salute dell’economia americana attesi in settimana. Giovedì si conoscerà l’andamento dei prezzi alla produzione (a maggio aveva segnato -0,3%) e il giorno dopo, venerdì, la fiducia dei consumatori americani. Nell’ultima rilevazione da parte dell’Università del Michighan era stata pari a 64,4. Dati che, secondo gli analisti, non faranno cambiare idea al governatore della Fed Jerome Powell (foto) deciso nella riunione del board della banca centrale a fine mese ad alzare nuovamente i tassi dopo la pausa di giugno. Pronto un ritocco di 25 punti. La maggioranza della Fed è convinta che sia l'arma migliore contro l'inflazione.

Vanno all’asta oggi otto miliardi di Buoni ordinari del Tesoro. Hanno scadenza a un anno e vengono collocati con il sistema dell'asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. I titoli possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Venerdì scadranno Bot per circa nove miliardi. Oggi non verrà offerto il Bot trimestrale: non c’è un’esigenza di cassa fa notare il ministero dell’Economia. Al 30 giugno c’erano in circolazione Buoni del Tesoro per un valore di oltre 120mila milioni di euro. In gran parte investiti su durata annuale (oltre 94mila milioni). D'altronde l'inflazione ha risvegliato i Bot people: pur non coprendo per intero la perdita di valore dei propri risparmi i titoli di Stato adesso offrono tassi di interesse comunque più alti di quelli pagati per i depositi in banca.

Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto (foto) va in missione a Bruxelles per il Pnrr. Oggi è atteso dalla vicepresidente della commissione europea Margrethe Vestager. Inutile dire che al centro dell’incontro ci sarà la terza rata, richiesta sei mesi fa e mai arrivata. D’altronde nelle ultime settimane si è fatta luce sugli ostacoli che frenano il pagamento dei 19 miliardi da parte di Bruxelles. I funzionari della direzione generale Recover hanno scoperto che non tutto tornava a loro dire sugli studentati. Un investimento da 300 milioni per 7500 posti letto. E da li si sono approfonditi gli accertamenti facendo anche salire la tensione tra Roma e Bruxelles. La Ue aveva proposto anche di pagare la terza rata sottraendo i 300 milioni. Roma ha detto di no. I soldi comunque primo o poi arriveranno. Più critico appare il quadro della quarta rata: 27 obiettivi da centrare per ottenere 16 miliardi. Ma siamo in alto mare.
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