193 18-19 settembre - Guteress aspetta Zelensky all'Onu

L’Onu fa il tagliando all’Agenda 2030. Lunedì e martedì i 193 stati membri delle Nazioni Unite si ritrovano per “Un piano di salvataggio per le persone e il pianeta” più che mai urgente dopo la catastrofe in Libia con diecimila vittime per gli effetti del ciclone Daniel. Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu (foto), nella conferenza di presentazione della due giorni ha esortato i leader mondiali – attesi in gran numero – a cercare un compromesso per affrontare le enormi sfide che si trovano davanti. Ha anche annunciato la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che poi farà tappa alla Casa Bianca. E tra le emergenze da affrontare – accanto ai csambiamenti climatici, la crescita delle disuguaglianze e la disruptive innovation – c’è anche il conflitto ucraino. Guterres si aspetta passi avanti sul fronte dell’Iniziativa del mar Nero, per garantire il passaggio del grano ucraino, rilanciando l’accordo di un anno fa raggiunto da Russia e Ucraina grazie alla mediazione turca e dell’Onu. Ma è sul raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile – ovvero i temi dell’Agenda 2030 – che il numero uno dell’Onu si aspetta “passi da gigante”.

35° 17 settembre - Salvini sceglie l'estrema destra come alleata

Oggi a Pontida si tiene l’annuale raduno della Lega. Il trentacinquesimo, per la cronaca. Ma stavolta con un affaccio sulle elezioni europee del prossimo anno. Il leader leghista nonché vicepremier del governo Meloni Matteo Salvini ha invitato la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen. Di fatto è l’inizio della campagna elettorale verso il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Salvini da tempo ha deciso di rompere gli indugi lavorando per riunire tutte le destre d’Europa – compresi anche i tedeschi di Afd – e togliere la guida del governo di Bruxelles al centrosinistra  e, soprattutto, mandare i socialisti all'opposizione. Una decisione destinata a creare divisioni anche all’interno della maggioranza che governa l’Italia: Meloni appare più orientata a un’alleanza che escluda i partiti di estrema destra, Tajani vicepremier come Salvini e reggente di Forza Italia ha più volte espresso la sua contrarietà ad alleanze che comprendano Le Pen e i tedeschi di Afd. Ma anche nella stessa Lega ci sono malumori verso chi teme che il partito viri troppo a destra, ricordando le origini antifasciste del movimento fondato da Umberto Bossi.

25 punti 20 settembre - L'ombra di Biden sulla scelta della Fed

E’ il giorno della Fed. Oggi la banca centrale americana decide se aumentare ancora i tassi d’interesse o concedere una pausa come a giugno. Gli analisti sono per la maggioranza propensi per una decisione del board che lasci i tassi invariati al 5,25% e 5,50%. Nonostante l’inflazione abbia interrotto la discesa sotto la spinta energetica (anche negli Usa la benzina costa di più) e l’economia americana continui a macinare nonostante il sensibile aumento del costo del denaro negli ultimi 18 mesi. E anche le prospettive per i prossimi dodici mesi restano improntate all’ottimismo se il numero degli economisti che prevedono una recessione si è ridotto a meno della metà (il 45% per l’esattezza) rispetto ad aprile quando la davano per certa due su tre. Nessuno sembra prendere ancora in considerazione un evento che si avvicina sempre di più: siamo a poco più di un anno dalla corsa alla Casa Bianca. Ma Jerome Powell non potrà troppo ignorare i messaggi che arriveranno da Biden che nei sondaggi appare in affanno e che i repubblicani attaccano proprio sulla sua politica economica. Anche se lui ribatte: “MI criticano ma ho creato 13 milioni di posti di lavoro. E per la prima volta nella storia americana veniamo da 19 mesi consecutivi con la disoccupazione sotto il 4%”.

+15,2% 20 settembre - Come va l'auto in Europa

L’Accea, l’associazione che riunisce i costruttori d’auto in Europa, diffonde oggi i dati sul mercato automobilistico ad agosto nel vecchio continente. C’è molta attesa per capire se anche nel mese scorso è proseguito il trend rialzista. A luglio si era registrata una crescita del 15,2% rispetto a dodici mesi prima. Nel dettaglio erano state immatricolate 851.156 vetture contro le 739.135 del 2022. In Italia la crescita per la verità è stata più contenuta: +8,8%. E in ogni caso sono comunque per tutti numeri ancora lontani da quelli registrati in Europa prima della pandemia. Secondo le previsioni di inizio anno di Luca De Meo numero uno di Renault e presidente Acea quest’anno il mercato crescerà del 5% sfiorando quota dieci milioni di auto vendute. «Ma lontani dai dati del 2019»

170 21 settembre - Un giorno per spingere la pace

Si celebra oggi la giornata internazionale della Pace istituita per la prima volta dall’Onu il 30 novembre di 42 anni fa. “Una giornata fondamentale in un mondo afflitto dalle guerre – sottolinea l’organizzazione umanitaria “Save the children” – Da quella in Ucraina, che viviamo da 19 mesi – a quelle dimenticate come la guerra in Siria, nello Yemen. Questa giornata ha lo scopo di far luce su queste guerre perché il primo passo per la fine delle ostilità risiede nella consapevolezza comune che la guerra è sempre ingiusta”. Secondo i dati dell’Ucdp (Uppsala conflict data program), un programma di ricerca sulle guerre realizzato dall’università svedese di Uppsala nel mondo si contano 170 conflitti. Il dato è aggiornato a cinque mesi fa.

60 mila 22-23 settembre - Il Papa a Marsiglia, lo aspetta Macron

Papa Bergoglio vola a Marsiglia per chiudere la settimana con giovani da tutto il Mediterraneo arrivati nella città francese per riflettere sul mare comune funestato dal dramma degli immigrati. Il pontefice atterra a Marsiglia nel pomeriggio di oggi e dopo una preghiera mariana nella basilica di Notre Dame de la Garde avrà un momento di raccoglimento al memoriale dedicato ai marinai e i migranti dispersi in mare. Domani, sabato, Francesco chiuderà la conferenza “Rencontres Mediterranéennes” organizzati al Palais du Pharo. Ad ascoltarlo ci sarà anche il presidente francese Emmanuel Macron che poi avrà un incontro privato con il pontefice. Tra Papa e presidente secondo l’Eliseo c’è “piena convergenza” sulla questione immigrati. Non solo: il leader francese ha deciso anche di partecipare alla messa che Bergoglio celebrerà nel pomeriggio al Velodrome Orange alle 16.45 davanti a 60mila fedeli. Scatenando polemiche soprattutto nella sinistra francese che lo accusa di mettere in crisi la laicità dello stato francese.