
Il primo round del nuovo turno di elezioni amministrative ha premiato il centrodestra. La coalizione che governa il Paese ha conquistato al primo turno quattro città: Latina, strappata al centrosinistra, Treviso, Imperia e Sondrio. Il centrosinistra si è imposto a Brescia - con l'elezione a sindaca di Laura Castelletti - e Teramo. Negli altri sette capoluoghi chiamati alle urne la partita richiede un supplemento tra due settimane: al ballottaggio il centrodestra si presenta avanti ad Ancona, Brindisi, Massa, Pisa e Terni. Il centrosinistra parte davanti a Siena e Vicenza ma confida sull'appoggio degli elettori dei 5S per ribaltare i risultati in altre città. Complessivamente anche in questa tornata elettorale - che avrà un'appendice nelle regioni a Statuto speciale sin da domenica prossima - l'affluenza alle urne è calato. Più del due per cento in meno rispetto alle ultime amministrative: si è scesi dal 62% al 59,5%. Ma ad Ancona, Siena e Brescia si è andati controcorrente, incrementando gli elettori.

In Turchia c'è chi le aveva ribattezzate le elezioni del secolo. Ma l'esito è rimandato di due settimane. Alla fine nessuno dei due candidati - il presidente Recep Tayyip Erdogan, in carica da vent'anni e lo sfidante Kemal Kilicdaroglu - ha ottenuto la maggioranza dei voti. Però una sorpresa c'è comunque stata. Erdogan, che i sondaggi davano in svantaggio, in realtà ha raccolto più consensi del rivale e solo per un soffio non è riuscito a conquistare la riconferma al primo turno. Erdogan ha ottenuto il 49,5%, Kilicdaroglu il 44,9%. Il leader ultranazionalista Sinan Ogun ha raccolto il 5%. Il partito del presidente in carica - l'Akp - pur confermandosi il più votato ha perso quasi tre milioni di voti in cinque anni, che gli sono costati 31 seggi in Parlamento. Ma ora Erdogan è il grande favorito per il ballottaggio.

Sul Ponte sullo Stretto di Messina non si discute. Il governo oggi pone il voto di fiducia sul decreto legge del 31 marzo da convertire in legge, per evitare l'insidia degli emendamenti già presentati in numero considerevole nelle commissioni Trasporti e Ambiente della Camera. La premier Meloni, ma soprattutto il ministro Salvini, considerano l'opera uno dei punti fondanti del primo governo di destra alla guida dell'Italia. Il ministro dei Trasporti e leader leghista si spinge oltre, parla di "più grande infrastruttura mai realizzata in Italia". Costerà 14,7 miliardi secondo gli ultimi conti e per ora non ci sono le coperture per l'intera spesa. In ogni caso l'infrastruttura sarà un attraversamento sospeso. Dalle due torri ai capi opposti delle sponde, alte 399 metri, partirà un sistema di cavi per reggere le campate, lunghi 5,3 chilometri nel complesso e composti da 44.323 fili di acciaio. Il ponte sarà sospeso a 65 metri di altezza per consentire il transito di grandi navi nel canale di Sicilia. Sei le corsie stradali, tre per direzione e due binari. Secondo i piani l'opera dovrebbe avere una capacità di seimila veicoli e 200 treni al giorno.

Come ogni anno dal 1977 l'International Council of Museums celebra in tutto il mondo la giornata mondiale dei musei. Un'occasione per ricordare l'importanza che hanno nella vita di un Paese. Non solo dal punto di vista turistico ma anche per la formzione culturale dei suoi cittadini. Quest'anno il tema è: "Musei, sostenibilità e benessere". In alcune città (Firenze per esempio) la giornata sarà celebrata con sconti o ingressi gratuiti. Secondo una ricerca della Boston counsulting i 358 musei e siti archeologici statali danno lavoro a quasi 120mila addetti, sono visitati ogni anno da 53 milioni di persone, generano 27 miliardi di euro (l’1,6% del Pil), producendo ricavi per 278 milioni. Un patrimonio da preservare con cura anche per questo.

Si annuncia già come un'edizione record quella del Salone del libro 2023 che apre oggi i battenti al Lingotto e per cinque giorni farà di Torino la capitale indiscussa dell'editoria. Ad anticiparlo nella conferenza di presentazione è stato lo stesso direttore Nicola Lagioia all'ultima edizione: "Grazie all'aggiunta della Pista 500 Pinacoteca Agnelli la superficie totale raggiungerà i 110mila metri quadrati". Il tema di quest'anno è "Attraverso lo specchio", da Narciso ad Alice nel Paese delle Meraviglie, e a inaugurarlo è la scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič. Dagli Stati Uniti arriva Peter Cameron con la raccolta "Aria"; ci sarà poi Mark Z. Danielewski, autore dell’acclamato caso letterario "Casa di foglie". Il Nobel per la Letteratura Wole Soyinka porterà a Torino il nuovo romanzo "Cronache dalla terra dei felici".Molto atteso anche Tony Wheeler, fondatore della Lonely planet che ha deciso di festeggiare proprio al Salone i primi 50 anni della guida più famosa. E già gli organizzatori si preparano a ritoccare il record di visitatori fissato appena un anno fa: 168mila. Il biglietto d'ingresso, acquistabile online, costa 13 euro. Oltre 1200 gli incontri in programma.

Attesa per la scorsa settimana, la firma sull'accordo tra il Mef e Lufthansa per cedere alla compagnia tedesca il 40 per cento di Ita è in programma per oggi. Si aspetta il rientro del ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti dal G7 in Giappone. In ogni caso, anche i dettagli dovrebbero essere sistemati. I tedeschi sborseranno fino a 300 milioni di euro per assicurarsi il 40 per cento della compagnia nata sulle ceneri di Alitalia. Con il 2026 come data per l'acquisizione del controllo di Ita. Resta da capire con quale quota il Mef resterà nell'azienda. Il break even è previsto un anno prima, nel 2025. In realtà, il closing dell'operazione potrà arrivare solo in autunno dopo il via libera della Commissione europea. Un periodo di transizione durante il quale secondo le indiscrezioni del Sole 24 il presidente Turicchi potrebbe assumere un incarico operativo mentre l'ad Lazzerini lascerebbe il cda mantenendo l'incarico di direttore generale. Aspettando i tedeschi.

Oggi è il giorno del giudizio per il debito pubblico italiano. Moody's assegna la pagella sul rating. Un report particolarmente atteso e importante dopo che a fine aprile l'agenzia americana metteva in evidenza gli aspetti di debolezza dell'Italia, unico Paese dell'eurozona con rating BAA3 e outlook negativo. "Crediamo tuttavia che un declassamento in questa occasione sia altamente improbabile e che l'agenzia di rating americana - rilevano gli analisti - rinvierà ogni valutazione alla review autunnale". Il timore sulla decisione di Moody’s – che nel suo report aveva rimarcato l’importanza di attuare il Pnrr - resta alto anche perché nelle ultime settimane era arrivato una sorta di alert sul nostro Paese anche da Goldman Sachs che aveva detto di preferire i titoli di Stato spagnoli (i bonos) ai Btp italiani. Secondo l'ultimo report di Bankitalia il debito pubblico italiano è salito a 2772 miliardi. Sul fronte positivo però c’è il giudizio arrivato venerdì a Borse chiuse da Fitch, altra agenzia americana: ha confermato il rating 'BBB', mantenuto 'stabile' l'outlook, prevedendo un debito pubblico in calo nel 2024, e rivedendo al rialzo le stime di crescita per il 2023 a +1,2% dal +0,5% precedente. "Il recente Programma di Stabilità fissa credibili obiettivi di bilancio, in una continuità della politica fiscale del precedente governo di unità nazionale” ha scritto Fitch, sottolineando come le stime del Def - che prevede un risanamento graduale del deficit - sono in linea con le sue proiezioni. Soddisfatto il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti: “Il lavoro serio del governo dà fiducia ai mercati”. Moody’s permettendo.
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