30 nazioni 2-5 aprile - E lunedì a Verona sbarca la premier Meloni

Il presidente della Regione Veneto Zaia l'ha già ribattezzata un'edizione record. Quella che si apre oggi a Verona è la cinquantacinquesima fiera del vino italiano sui mercati internazionali. Qualche numero: 100mila metri quadrati di quartiere espositivo, 4mila aziende in rapprentanza di 30 Paesi e ovviamente tutto il made in Italy enologico. Durerà fino a mercoledì 5 aprile e domani lunedì è attesa la premier Giorgia Meloni. Secondo l'analisi di Coldiretti su dati Istat  nel 2022 il vino ha raggiunto un nuovo primato: 7,9 miliardi il valore dell'export con un incremento del 10 per cento rispetto all'anno prima. All'estero finiscono 4 bottiglie su dieci: numeri che fanno del vino il primo prodotto dell'export agroalimentare italiano. Il Prosecco resta il vino più venduto all'estero.

405 giorni 5 aprile - Macron e von der Leyen, missione in Cina

A 405 giorni dall'aggressione russa all'Ucraina la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente francese Emmanuel Macron sbarcano in Cina per una missione targata Ue. Obiettivo: scoprire se Xi Jinping, da poco rientrato dalla visita a Mosca, fa sul serio nel ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina. Macron e von der Leyen si fermeranno fino all'8 aprile a Pechino con una proposta, concordata ovviamente con l'alleato americano per aprire non un negoziato di pace ma un dialogo. L'Europa pare pronta a riconoscere il ruolo globale del Dragone ma chiede garanzie di fair play nel Pacifico. Perché al di là dell'Ucraina preoccupa anche la partita Taiwan. Peraltro la presidente Ue e il capo di Stato francese non saranno gli unici leader europei attesi dal numero uno cinese. Sono annunciati in arrivo a Pechino il premier spagnolo Sanchez, l'alto rappresentante per la politica estera della Ue Borrell e il vicepresidente dell'esecutivo Timmersmans.

4 candidati 3 aprile - Friuli, per Fedriga un bis annunciato

Nell'indifferenza quasi totale del Paese, ieri e oggi il Friuli Venezia Giulia elegge il nuovo governo regionale.  Una partita dall'esito scontato e forse proprio questo ha tolto interesse alla competezione che vede sulla carta quattro candidati, ma un solo superfavorito: il presidente uscente Massimiliano Fedriga, leghista. L'aspetto più interessante sarà capire se Fedriga - che si presenta anche con una sua lista - riuscirà a fermare l'emorragia di voti dalla Lega verso Fratelli d'Italia, che ha avuto alle politiche di settembre l'apice. Qualora ci riuscisse però non sarà una vittoria di Matteo Salvini. Fedriga appare più vicino al governatore Zaia che al segretario nazionale leghista. Il centrosinistra - o quel che resta - si prepara così a incassare la terza sconfitta di fila dopo aver perso a gennaio il Lazio e mancato la riconquista della Lombardia. Pd e M5S hanno deciso comunque di correre insieme sebbene si siano presentati separati in campagna. Le urne diranno quanto l'esperimento sia stato efficace.

53% 6 aprile - Siccità, arriva il decreto per l'emergenza

Salvo cambi di data per il consiglio dei ministri, oggi dovrebbe essere il giorno in cui il governo vara il decreto per l'emergenza siccità. Come ha detto il ministro Salvini, anticipando il provvedimento, "il governo non ha ancora la capacità di far piovere, ma servirebbe maggior responsabilità da parte di tutti nell'uso di un bene prezioso quale l'acqua". Il decreto conterrà una serie di semplificazioni per agire nell'immediato - la situazione è drammatica soprattutto a Nord Ovest, servirebbero 50 giorni di pioggia consecutivi per rimediare a 14 mesi su 16 sotto la media delle precipitazioni - mentre per interventi sul medio e lungo periodo si sta lavorando a piano che mettendo insieme più ministeri consenta di trovare nuove risorse da investire in invasi o almeno nel piano laghetti proposto da Coldiretti e Anbi come risposta più immediata alla siccità. Con la quale, per primi dovranno fare i conti gli agricoltori. Come ha sottolineato il ministro Lollobrigida i fruitori dell'acqua in Italia sono per il 53% agricoltori.

46 4 aprile - Vigilanza Rai, una grillina al vertice della commissione

Detto che in politica gli accordi si possono disfare un momento prima del voto, oggi dovrebbe essere il giorno di Barbara Floridia, ex sottosegretaria all'Istruzione e attuale capogruppo del M5S al Senato, eletta presidente della commissione di vigilanza sulla Rai. Una nomina maturata nell'intesa tra maggioranza e opposizioni che assegna proprio all'opposizione due ruoli diciamo di garanzia: uno al Copasir (dove è stato eletto il dem Lorenzo Guerini, ex ministro nel governo Draghi) l'altro in Rai. Resta a mani vuote il Terzo Polo che sperava l'ncarico fosse assegnato a Maria Elena Boschi. In tutto i componenti della commissione sono 46 tra senatori e deputati.

3,6% 8 aprile - L'America dà i numeri sull'occupazione

I dati sull'occupazione negli Stati Uniti chiudono oggi una settimana davvero ricca di numeri per interpretare quale sia lo stato di salute dell'economia mondiale. Ieri, per esempio, è arrivato il dato Pmi sulla Cina (raccolto interpellando i direttori acquisti) preceduto 24 ore prima da quello dell'area euro. E oggi si conoscerà anche l'andamento dei consumi in Giappone, preannunciati in crescita (+1,4%). Tornando agli Usa a marzo è prevista la creazione di 240 mila posti di lavoro (come sempre esclusi quelli del comparto agricolo) con un tasso di disoccupazione che dovrebbe rimanere stabile intorno al 3,6%. Una buona notizia invece arriva dal fronte delle retribuzioni: sono attese in crescita dello 0,3% rispetto al mese precedente.