
Apre le danze la Fed mercoledì, segue la Bce giovedì. Giorni diversi, risultato identico per le due principali banche centrali: un nuovo rialzo dei tassi. Gli analisti scommettono su un identico rialzo: 25 punti. Per la banca centrale europea sarà il decimo rialzo consecutivo dal luglio dello scorso anno. Il tasso di deposito salirà a 3,75%. Finora la politica dei tassi non ha dato i risultati sperati nella lotta contro l’inflazione anche se a giugno in Europa è scesa a 5,5% quasi dimezzando il dato di ottobre (10,6%) ma ancora assai lontano da quel 2% che resta l’obiettivo finale, anche se in tanti lo spostano al 2025. Ed è probabile che il board guidato da Christine Lagarde interverrà ancora sul costo del denaro anche nella riunione di metà settembre dopo la pausa agostana. E’ la convinzione per esempio di Andrea Orcel, numero uno di Unicredit che, in un’intervista a La Stampa, ha giudicato “altamente probabile un intervento anche a settembre”. Aggiungendo: “Poi la Bce dovrà valutarne l’impatto e capire come procedere”. A quel punto ci saranno altre due riunioni prima della fine dell’anno(26 ottobre e 14 dicembre) e in tanti, a cominciare dagli imprenditori, si augurano una pausa, per non condannare l’economia a sicura recessione. Pausa che la Fed guidata da Jerome Powell (nella foto con Lagarde) ha già concesso a giugno, ma che a luglio sospende per quello che in tanti pronosticano come l’ultimo rialzo della banca centrale americana per il 2023. L’inflazione negli States è già scesa al 3%, il grosso del lavoro dovrebbe essere fatto

Anche la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen partecipa oggi alla conferenza internazionale sulla migrazione e lo sviluppo a Roma, su invito della premier Giorgia Meloni. In una nota Palazzo Chigi presenta il summit così: “Si tratta di un’iniziativa di politica estera dove l’Italia esercita il suo ruolo centrale nel Mediterraneo allargato con il fine di dare avvio a un percorso pluriennale, con impegni concreti e verificabili da parte degli Stati partecipanti sui temi dello sviluppo e delle migrazioni”. Prevista la partecipazione dei leader di quasi tutti gli Stati della sponda sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, nonché gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa e i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali. E proprio la presenza di personaggi discutibili come il presidente tunisino Kais Saied ha spinto l’organizzazione “Human rights” a criticare l’iniziativa: “Replicando il memorandum siglato sette giorni fa a Cartagine tra Ue e Tunisia con Marocco ed Egitto si ignorano i diritti umani e ci si rende complici di abusi”. L'anno scorso in Italia sono sbarcati oltre centomila migranti (104061 per la precisione): in netto aumento rispetto al 2021 quando furono 67mila. Ma è un primato destinato ad essere ritoccato: nei primi mesi di quest'anno gli arrivi sono triplicati.

Oggi il ministero dell'Agricoltura, e della Sovranità alimentare presenta la campagna di promozione della pasta, per antonomasia il piatto simbolo dell’Italia nel mondo. E a pubblicizzarlo sarà la nazionale di volley guidata da Ferdinando De Giorgi scelta come testimonial per lo spot che farà il giro delle televisioni. D’altronde proprio la promozione della pasta italiana in Italia e all’estero con una certa continuità rientra tra le priorità dei produttori che più volte incontrando il ministro Francesco Lollobrigida hanno sottolineato l’importanza di progetti che sostengano l’intera filiera della pasta particolarmente colpita negli ultimi due anni sia per il prezzo del grano alle stelle ma anche per l’impennata nei costi dell’energia. E poi la difesa della pasta italiana fatta con grano italiano anche se gli stessi produttori invitano a non demonizzare quello d’importazione considerato che il 60 per cento di quello prodotto in Italia finisce sui mercati stranieri. In Italia ci sono 139 pastifici che producono ogni anni 3,3 milioni di tonnellate di spaghetti e altri formati: d’altronde la pasta resta il piatto preferito sulle tavole italiane. Da Nord a Sud.

Oggi il Senato discute la mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanché presentata dal Movimento 5 Stelle. L’esponente dei Fratelli d’Italia è indagata dalla procura di Milano per la gestione delle sue società. Un’inchiesta che va avanti da novembre e che è stata portata alla luce dalla trasmissione televisiva Report che ha sollevato più di un dubbio sull’operato della ministra, in particolare per quanto riguarda la societàVisibilia. Difficile però che la mozione di sfiducia – presentata in solitaria dai 5 Stelle, suscitando irritazione nel resto dell’opposizione – passi. Il voto in aula sarà palese (non è previsto quello segreto per mozioni di sfiducia) ed è possibile che al no di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si aggiunga quello di Italia Viva, come anticipato da Enrico Borghi in un’intervista al Foglio. Insomma, per la ministra – che, stavolta, a differenza dell’intervento al Senato di poche settimane fa, non potrà negare di aver ricevuto l’avviso di garanzia da parte della magistratura milanese, che ha chiesto una proroga delle indagini – il passaggio in aula dovrebbe rivelarsi indolore. E che sia cosi lo hanno capito anche i pentastellati che si augurano si dimetta prima del dibattito perché contare su un “sussulto di dignità del centrodestra”– come lo ha definito l’ex ministro 5S Patuanelli – appare un esercizio retorico. D'altronde il centrodestra con 166 senatori su 206 ha la maggioranza assoluta dei voti, pari al 56%.

La prima volta di Giorgia Meloni alla Casa Bianca. Joe Biden la aspetta oggi a Washington per «riaffermare i forti legami fra Stati Uniti e Italia». Lo si legge in una nota della Casa Bianca, sottolineando che i due leader «discuteranno dei loro interessi strategici comuni, inclusi l'impegno condiviso a continuare a sostenere l'Ucraina, gli sviluppi in Nord Africa e una più stretto coordinamento transatlantico riguardo alla Cina. I due parleranno della prossima presidenza italiana del G7 nel 2024». A febbraio, a un anno dall'aggressione della Russia in Ucraina, gli Stati Uniti avevano investito 73 miliardi di euro per sostenere Kiev.L'Unione Europea 35 miliardi.

Oggi è un giorno importante per le banche europee. La Bce comunica i risultati degli stress test su 99 istituti di credito selezionati nell'area euro, 57 delle quali rientranno tra le maggiori del sistema bancario europeo. Le prime anticipazioni sono positive: livelli patrimoniali molto più elevati e una qualità degli attivi decisamente più solida e affidabile. Le banche italiane ed europee in generale si presentano alle prossime sfide da un punto di forza. Ma Andrea Enria, capo della vigilanza della Bce, in un’intervista a Milano Finanza annuncia da settembre più controlli sulla liquidità. In merito all'impatto della strategia anti inflazione della Bce, Enria sostiene che "per la maggior parte delle banche europee, l'aumento dei tassi è una buona notizia perché ha un effetto positivo sui margini. Ma se si guarda al valore economico dell'equity, quindi a come il bilancio viene impattato dalla valutazione di mercato di attività e passività, allora per molte banche che fanno trasformazione delle scadenze c'è un effetto negativo. Quindi le banche devono gestire in maniera accurata anche questo rischio ed è quello che abbiamo chiesto di fare".
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