
C'è tempo ancora fino al 31 marzo per presentare domanda (esclusivamente online) per il minibonus sulla revisione auto. Sono poco meno di dieci euro (9,95 euro per la precisione) a rimborso della spesa sostenuta nel 2022 per sottoporre ai controlli previsti dal codice della strada auto e motociclette. Per accedere al mini bonus legato alla revisione -che, ricordiamo, è obbligatoria per la prima volta a 4 anni dall'acquisto del veicolo e poi con cadenza biennale - è necessario accedere alla piattaforma Bonus veicoli sicuri tramite lo Spid. Dal 3 aprile invece ai potrà presentare la domanda per moto auto e minibus (è compresa anche questa categoria fino a 15 posti) sottoposti ai controlli obbligatori nell'anno in corso.

Oggi pomeriggio alle 15 Christine Lagarde, presidente della Bce, è attesa all'europarlamento per un'audizione alla commissione problemi economici e monetari. Sarà l'occasione per fare il punto sulla crisi che ha investito il sistema bancario - anche se quello dell'area euro almeno per ora ne è rimasto immune - con effetti sui mercati finanziari e timori di ripercussioni anche per l'economia. Ma da Lagarde gli europarlamentari si aspettano chiarimenti sulla strategia antinflazione della Bce. Giovedì il board di Francoforte ha dato il via libero al quinto rialzo da luglio portando il primo tasso al 3,50. Un ritocco che avrà presto effetti sia sui prestiti alle aziende sia sui mutui alle famiglie. Quel che Bruxelles vuol capire è se la Bce insisterà sulla linea dell'inflessibilità per riportare al più presto l'inflazione al 2% oppure se anche alla luce della crisi bancaria si opterà per una linea più accomodante. Forse anche sotto la pressione delle colombe all'interno del board, date in crescita dopo l'ultima riunione.

Oggi arriva la decisione della Fed sui tassi americani. L'ipotesi è che si proceda a un ritocco di altri 25 punti portando così il tasso al 5%. Sarebbe il nono rialzo consecutivo da quando la banca centrale americana ha deciso di ricorrere alla leva del rialzo del costo del denaro per raffreddare l'inflazione legata a un aumento della domanda nel Paese. Il condizionale è d'obbligo perché nell'ultima settimana lo scenario è completamente cambiato dopo il fallimento di Svb e di altre banche medie americane che hanno avuto un effetto immediato anche a Wall Street anche se tutti si sono affrettati a escludere qualsiasi legame con il 2008 e il fallimento di Lehman & brothers. Da Biden in giù. Tuttavia in molti imputano proprio ai rialzi della Fed la causa della bufera che si è abbattuto sul sistema creditizio americano. A ruota della banca centrale americana si pronunceranno sull'aumento dei tassi anche le autorità svizzere, norvegesi e inglesi.

In tempi in cui ombre si allungano sulle banche, i piccoli risparmiatori tornano a riscoprire anche i buoni postali che molti esperti di finanza nemmeno più prendono in considerazione per il loro basso investimento. Cassa Depositi e Prestiti, la società emittente, ora prova a rilanciarli nella scia anche del successo dei titoli di Stato. Come Bot e Btp anche le obbligazioni delle Poste sono garantite dallo Stato e il loro andamento non è soggetto agli umori dei mercati. Detto questo fra i titoli più convenienti in questo mese di marzo - secondo i siti di settore – c’è il Buono tre anni plus, per chi punta a investire a tre anni. Il rendimento lordo annuo a scadenza è 1,50%. Tra i suggerimenti figura anche il Buono 3x2, rivolto a chi vuole investire sul medio periodo, fino a sei anni: reddito annuo lordo a scadenza pari al 2%. Rendimenti che forse restano bassi – soprattutto se raffrontati alla corsa dell'inflazione – ma che fanno dei buoni postali un modo intelligente per risparmiare. Secondo un dato del 2022 i buoni in circolazione sono oltre 46 milioni.

Comincia oggi un vertice di due giorni a Bruxelles con i leader dei 27 Paesi che danno vita all'Unione Europea. Li attende un'agenda ricca di spunti e anche di confronto su temi che si stanno rivelando divisivi. Al primo posto resta ancora l'Ucraina vittima dell'aggressione russa. Ma si parlerà anche competitività (von der Leyen racconterà forse nei dettagli il confronto con Biden sul tema) mercato unico, economia e energia. Ma sarà anche l'occasione per fare una sorta di tagliando al Green deal il piano di sostenibilità immaginato dalla presidenza Ue per ridurre l'impatto sull'ambiente e che però sta incontrando non poche difficoltà sia sullo stop ai motori diesel e benzina sia sulle case green.

Oggi è l’ultimo giorno utile per l’Asseverazione all’Enea in chiave Superbonus. Passaggio obbligato per poi comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione di cessione e sconto in fattura, relativa alle spese 2022 o a eventuali rate residue degli anni precedenti, entro venerdì 31 marzo. Anche se poi in extremis potrebbe arrivare una modifica. E’ una settimana importante per la partita Superbonus. A cominciare da mercoledì quando in Commissione finanze ci sarà un voto. C’è un emendamento che impone la chiusura dell’asseverazione Enea entro oggi, 24 marzo, ma la comunicazione entro il 31, cinque giorni di manovra in più che, però, ammesso che sia approvato, arriverebbe praticamente fuori tempo massimo. In altre parole: complicherebbe solo la vita a contribuenti e ai professionisti che li assistono. Meglio dunque regolarsi su oggi come termine ultimo. Una volta ricevuta la certificazione, l’Enea trasmette all'Agenzia Entrate i relativi dati di sintesi (su congruità delle spese e rispetto dei requisiti tecnici). E l’Agenzia verifica in maniera incrociata la corrispondenza dell’asseverazione con la comunicazione, pena il suo scarto. Ecco perché andando a ritroso dalla data del 31 marzo l’asseverazione andrà presentata al massimo entro oggi.
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