Ecco i passaggi chiave dei prossimi sette giorni: con decisioni che avranno effetto anche sui portafogli degli italiani

Il Mef cala un tris. Oggi, ultimo giorno del mese, vanno all’asta tre titoli con i quali il ministero dell’economia e delle finanze conta di raggranellare fino a nove miliardi. Sono un Btp con scadenza il primo aprile 2028 e cedola del 3,4%; un Btp con scadenza primo maggio 2033 (cedola del 4,4%) e un Cct eu (certificato di credito del tesoro indicizzati all’euribor) con scadenza 15 aprile 2026. Dunque tre titoli con durata residua diversa: 5, 10 e 3 anni. La cedola più interessante è quella del Btp a dieci anni che sul mercato telematico è quotato a poco più di 102. Il rendimento lordo alla scadenza avvicina il 4,20%. Unico neo: la durata, un po’ lunga. Il secondo Btp ha il vantaggio che si compra sotto la parità: 99,35, circostanza che fa lievitare il rendimento lordo. Il terzo titolo è quello forse da avvicinare con maggior cautela visto il legame con il rialzo dei tassi.

Ci siamo. E’ la settimana di Jerome Powell e Christine Lagarde. I banchieri al vertice rispettivamente di Fed e Bce sono chiamati a decidere sui nuovi rialzi dei tassi negli Stati Uniti d’America e nell’aerea Euro. Scontato che non ci sia alcuna pausa nella strategia che su entrambi i lati dell’oceano punta a frenare l’inflazione, il nemico numero uno per Fed e Bce, resta da capire se tutti e due o uno dei due o nessuno adotterà una strategia più accomodante. Che vorrebbe poter dire per entrambi un rialzo contenuto in 25 punti base. Su questo rialzo negli Usa scommettono gli esperti contattati da Reuters in vista della riunione della Fed di oggi e domani. Sarebbe peraltro l’ottavo rialzo di fila deciso dal board di Powell. Giovedì sarà il giorno della Bce. L’aumento previsto è di 50 punti base, portando così il tasso di riferimento al 2.50%.

Una settimana ricca di dati per il futuro dell’economia italiana: si comincia oggi, martedì, con il numero forse più atteso anche se poi serve a chiudere definitivamente l’anno appena passato: “Stima preliminare del Pil quarto trimestre 2022” annuncia l’Istat. La convinzione – anche spulciando il bollettino economico di Bankitalia – è che il Pil nel 2022 si assesti al 4% con un +0,5% nell’ultimo trimestre. Ma gli analisti si spingono più in là, spargendo ottimismo sul futuro: innanzitutto l’Italia nel 2023 non finirà in recessione anche se il primo trimestre probabilmente avrà il segno meno. Ma alla fine l’anno si chiuderà con un +0,6%. Andrà meglio nel 2024 e 2025, tutti e due in crescita dell’1,2%. E l’inflazione?Domani, mercoledì, il primo dato sui prezzi al consumo in gennaio. A dicembre era stato pari all'11,6%. Secondo gli analisti per vedere tornare l'inflazione al 2% bisognerà aspettare il 2025. Quest’anno, se le previsioni saranno rispettate, scenderà al 6,5%.

Werner Hoyer, presidente della Banca europea per gli investimenti (nella foto), in carica dal 2012, presenta oggi il bilancio dell'anno appena concluso e gli obiettivi per il 2023. "In qualità di banca dell'Unione Europea, forniamo finanziamenti e competenze per progetti di investimento sostenibili che hanno un forte impatto sulla vita delle persone in Europa e oltre" si legge sul sito dell'istituzione finanziaria che ha sede in Lussemburgo. Nel 2021 la Bei ha finanziato progetti per 95 miliardi - cifra record - destinandone quasi la metà alle Pmi. L'Italia con 13,5 miliardi di fondi è stato il secondo Paese più finanziato dopo la Francia.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, atterra oggi, venerdì a Berlino, per la prima visita ufficiale dal suo insediamento al cancelliere tedesco Olaf Scholz La premier sarà accolta con gli onori militari alle 15 in cancelleria. Al centro dell'incontro ci saranno temi di attualità nelle relazioni bilaterali, di politica europea e internazionale, ha spiegato la portavoce di Scholz. Come dire: gas e risposte comunitarie al piano Biden contro l'inflazione che rischia di penalizzare l'Europa. La visita a Berlino chiuderà un vero tour de force per la premier in Europa dopo la tappa in Libia per nuovi contratti sul gas: a Stoccolma per il semestre svedese e a Varsavia.
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