
Preceduto da Bill Gates, che Pechino considera "un vecchio amico", oggi arriva in Cina Antony Blinken per una missione rinviata mesi fa dopo l'abbattimento a febbraio di un pallone spia cinese in territorio americano. Il segretario di Stato statunitense cerca una convergenza su alcuni grandi capitoli di quella cooperazione che appare oggi congelata tra diffidenze e scambi di accuse reciproci. Nonostante l'interscambio tra i due Paesi continui a macinare nuovi record. L'ultimo: 690 miliardi di dollari. Ma oltre a un'intesa economica, Cina e Stati Uniti tenteranno il disgelo anche in campo politico. In pochi però scommettono in un successo della missione di Blinken sotto questo profilo. La questione Taiwan, ma non solo quella, pesa. Tuttavia l'incontro finale con Xi Jinping e i commenti positivi anche se misurati del presidente cinese sull'evolversi del dialogo tra Cina e Stati Uniti induce a un cauto ottimismo.

Alle urne per tre referendum. Oggi i cittadini svizzeri sono chiamati a esprimersi sulla tassazione delle multinazionali, la neutralità climatica e, per la terza volta, sulle misure anti-Covid.Il voto sulla tassazione degli utili delle grandi aziende internazionali si inscrive nel quadro della riforma avviata dall'Ocse, di cui la Svizzera è membro, e mira a stabilire una maggiore equità fiscale su scala globale, imponendo un'aliquota minima del 15% per le multinazionali. Il secondo referendum è contro la nuova legge svizzera sul clima, lanciato dalla destra radicale. La legge, adottata dal Parlamento in autunno, si prefigge di raggiungere le "zero emissioni nette" di gas serra entro il 2050.Tutti i principali partiti, a eccezione dell'Unione democratica di centro (Udc) all'origine del referendum, sostengono la nuova legge sul clima. Gli elettori in Svizzera sono 5,5 milioni su quasi 9 milioni di abitanti.

Missione a Parigi per Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio partecipa oggi nella capitale francese alla presentazione della candidatura di Roma a Expo 2030 all'assemblea generale del Bureau International des Expositions, al fianco del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Contendono l'evento alla capitale, Busan (Coresa del Sud), Odessa (Ucraina) e, soprattutto, Riad (Arabia Saudita). Secondo alcuni calcoli l'Expo 2030 porterà introiti per 50 miliardi e garantirà 300 mila posti di lavoro. All'ultimo momento si è aggiunto in agenda, un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron: una svolta dopo le tensioni degli ultimi mesi, favorita anche dalla missione all'Eliseo di Mattarella sette giorni fa.

Prima dal Papa, poi da Mattarella. La tappa italiana del presidente del Brasile Luiz Inacio Lula comincia oggi dal Vaticano. D'altronde era un suo espresso desiderio: "Vado in Italia per incontrare il Papa". E l'incontro con Bergoglio, appena dimesso dall'ospedale dopo un nuovo intervento, è previsto per oggi. Poi, domani, mercoledì Lula vedrà il presidente Mattarella. Nella due giorni a Roma il capo di Stato brasiliano avrà altri incontri intesi a rafforzare i forti legami tra Brasile e Italia anche in campo economico. L'Italia è l'ottavo esportatore nel Paese sudamericano: l'anno scorso il valore delle merci vendute al Brasile ha toccato quota 272 miliardi. Da Roma Lula volerà poi con destinazione Parigi, dove lo attende il presidente francese Macron.

"Tutto regolare? Colf, badanti e baby sitter in Italia" è il titolo del convegno organizzato oggi a Roma, a palazzo Wedekind, in piazza Colonna, da Nuova Collaborazione, il più antico sindacato dei datori di lavoratori domestici, durante il quale sarà presentato il report 2023 curato dall'Osservatorio dell'Inps sul pianeta degli assistenti familiari. Dopo i saluti del direttore generale dell'Inps Vincenzo Caridi e del presidente nazionale di NC Alfredo Savia, ci sarà la presentazione della fotografia sul lavoro domestico in Italia. Poi è previsto il focus del ministro del Lavoro Marina Calderone (nella foto). A mezzogiorno - dopo l'intervento del direttore del Cento Einaudi Giuseppe Russo su "Inflazione e riflessi economici sul lavoro domestico: perché ragionare sulle politiche fiscali per la famiglia" - tavola rotonda a più voci su "Inverno demografico e famiglia perno del Welfare". Modera Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico. Poi le conclusioni affidate a Filippo Breccia Fratadocchi (vicepresidente Nc) e Giulio Mattioni (direzione Inps). Secondo le stime ufficiali i lavoratori domesici in Italia sfiorano il milione. In realtà, conteggiando quelli che lavorano in nero, la cifra raddoppia.

Oggi al Grand hotel Plaza di Roma (ore 11) si tiene l'assemblea annuale dell'Anfia, l'associazione che riunisce 430 aziende del mondo dell'automotive. Tema attorno a cui ruota la giornata - che vedrà l'avvicendamento al vertice dell'Anfia - "Il futuro razionale della mobilità", un tema più che mai attuale tra stop dell'Ue ai motori diesel e benzina dal 2035, il calo della produzione di vetture in Europa e una transizione ecologica che rischia di penalizzare quello che ancora oggi è uno dei motori della manifattura nel vecchio continente come ha di recente ricordato il direttore generale Gianmarco Giorda. Aprirà i lavori il presidente uscente Paolo Scuderi con la relazione "Quattro anni che hanno cambiato il mondo" (nella foto). Poi la tavola rotonda sulle politiche automotive di Italia, Francia e Polonia. Chiuderà i lavori il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso che proprio lunedì ha convocato un vertice con i sindacati per fare il punto sull'automotive in Italia.
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