
Oggi i polacchi votano anche per il futuro dell’Europa. Le elezioni parlamentari sono considerate la tornata più importante di quest'anno nell’Unione Europea. E i 38 milioni di abitanti sono di fronte a una sorta di bivio: proseguire nella deriva anti-Ue pilotata dal leader del partito di governo, il sovranista Jarosaw Kaczynski, che insegue il terzo mandato o tornare nell'alveo europeo seguendo un ex-presidente dell'Unione, Donald Tusk, e i suoi alleati. Il partito Kaczynski - che ha come premier Mateusz Morawiecki (foto) - è in vantaggio di cinque punti su quello di Tusk, ma molto dipenderà da come andranno i partiti minori in vista di future alleanze. Sovranità e sicurezza sono i temi che hanno dominato la campagna elettorale, con un rilancio della questione migranti e l'inasprimento delle relazioni con l'Ucraina su quella del grano.

Per il governo Meloni è un po’ il giorno della verità. Oggi viene presentata in consiglio dei ministri la manovra di bilancio, la prima per intera progettata dal governo di centrodestra. Cuneo, taglio aliquote, famiglie e Pubblica amministrazione: sono i quattro pilastri del documento programmatico che verrà poi trasmesso alla Commissione Ue e al Parlamento; l'articolato vero della Finanziaria approderà alla Camera entro fine mese per iniziare l'esame e poi il passaggio al Senato. Una manovra da 22 miliardi: 15 per i tagli al cuneo fiscale, 5 per il rinnovo dei contratti pubblici e 3 per la sanità. Secondo quanto annunciato dal viceministro Leo saranno varati anche due decreti legislativi in materia fiscale, primo passo della riforma fiscale: uno sulle aliquote Irpef e le misure per le imprese, l’altro sulla global tax. Escluso un provvedimento sulla tassa di successione.

Alle otto di lunedì chiude il traforo del Monte Bianco. Nove settimane di stop per consentire gli irrinunciabili lavori di manutenzione alla volta del tunnel costruito quasi 60 anni fa. Il traffico riprenderà la sera del 18 dicembre in empo per le vacanze di Natale anche se c'è chi spera ancora in una riapertura anticipata. Nuovo stop in primavera. Buona parte dei 5300 Tir che ogni giorno percorrono la valle d'Aosta per raggiungere Francia, Spagna e Paesi Bassi dirotteranno sul traforo del Frejus in Val di Susa. L'altra alternativa è il valico di Ventimiglia. C'è anche il traforo del Gran San Bernardo, che sbuca nel cantone svizzero Vallese. Protestano gli autotrasportatori.«Per noi il passaggio a Nord Oves diventa un calvario».

Si erano lasciati a Santiago de Compostela con una sorta di road map per la riforma del Patto di stabilità e l’intento di trovare un bilanciamento tra la volontà di contenere i debiti pubblici (la linea dei falchi Ue) e quella di garantire gli investimenti per sostenere la ripresa economica Entro una data: ottobre. Quella data è arrivata. Oggi i ministri delle Finanze e dell’economia dei 27 si trovano in Lussemburgo con i commissari per provare a dare forma a quella promessa. Il Consiglio dell’Ecofin mira a compiere progressi anche per non tornare alla regole in vigore prima del Covid. Ma il tempo stringe. Soprattutto sul Mes, il meccanismo di stabilità che il Parlamento ancora non ha ratificato, unico tra i 27 Paesi dell'Unione. Giorgetti potrà ancora insistere con la melina ma poi toccherà a Giorgia Meloni dipanare la matassa al vertice Ue del 28. Ministri e commissari discuteranno anche di Ucraina e assemblea Cop28..

La settimana economica aspetta con una certa ansia due numeri. Il primo arriva oggi dalla Germania ed è l'indice di fiducia Zew, che misura l'opinione degli investitori sull'economia tedesca.A settembre i due dati erano in contrasto: in discesa per la situazione corrente (-79,5) e in crescita per il futuro (-11,4). L'altro dato è atteso dall'America giovedì e riguarda l'andamento della manifattura misurato dalla Federal reserve di Philadelpia nel suo distretto. Un cluster chiave per capire come sta tutta l'industria americana. A settembre l'indice indicava una contrazione: -13%. Anche sulla base di questo dato la banca centrale americana, presieduta da Jerome Powell (foto) deciderà come muoversi nelle prossime sedute.

I signori dei conti si ritrovano per tre giorni sotto la Mole. E’il centro congressi del Lingotto ad ospitare, da oggi a venerdì il Congresso nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili “Lavoriamo insieme per il nostro futuro“, organizzato in collaborazione l’Ordine territoriale di Torino presieduto da Luca Asvisio. Delega fiscale, sostenibilità, Pnrr, internazionalizzazione, intelligenza artificiale e cybersicurezza tra i temi al centro dell’evento, che si apre con la relazione del presidente del Consiglio nazionale Elbano de Nuccio (foto) che di recente ha rilasciato un’intervista a Mondo Economico in cui spiegava perché la legge delega può davvero cambiare il Fisco in Italia. Attesi i ministri Calderone, Fitto, Pichetto Fratin, Urso e il viceministro Le e, il presidente del Piemonte Cirio e il sindaco di Torino Lorusso. In Italia i dottori commercialisti sono 120mila.

Oggi e domani si vota per le suppletive nel collegio di Monza rimasto vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi. A contendersi il seggio del fondatore e presidente di Forza Italia saranno principalmente in due: Adriano Galliani, per una vita accanto al Cavaliere soprattutto nel ruolo di manager sportivo (dal Milan al Monza) candidato del centrodestra e Marco Cappato, radicale, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni sul cui nome c’è stata la convergenza di Pd e 5 Stelle e il resto del centrosinistra (Italia viva esclusa). In tutto i candidati sono otto. Gli altri sei sono Andrea Brenna, Giovanna Capelli, Cateno De Luca, Domenico Di Modugno, Daniele Giovanardi e Lillo Massimiliano Musso. Le operazioni di voto si svolgeranno oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura della votazione. Gli elettori sono più di 600 mila distribuiti in 55 comuni.
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