
Il Marocco al centro della Finanza. Da oggi, lunedì, a sabato, Marrakech si prepara ad accogliere le assemblee annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale. L'organizzazione del doppio evento segna un ritorno in Africa a 50 anni dall'assemblea in Kenya. Attesi oltre 14 mila partecipanti di alto livello, tra cui i ministri economici e i governatori delle Banche centrali di 189 Paesi, oltre che i rappresentanti della società civile, del settore privato, del mondo accademico e della stampa internazionale. L'obiettivo è quello di affrontare questioni di interesse globale, come la stabilità finanziaria globale, prospettive economiche planetarie, crescita economica dei singoli paesi, creazione di posti di lavoro, cambiamento climatico e altri temi di attualità. Partecipano tra gli altri Christine Lagarde (nella foto), numero uno della Banca centrale europea e Ajay Banga, presidente banca mondiale. Per l’Italia intervengono con il ministro Giancarlo Giorgetti i due governatori, quello in carica Ignazio Visco e quello in pectore Fabio Panetta.

Oggi in Germania si vota in due regioni importanti: l’Assia e la Baviera. In tutto 14 milioni di elettori, in pratica quasi uno su 4 dell'intera Germania. E’ l’ultimo test elettorale prima del voto per il rinnovo del parlamento europeo alla fine della prossima primavera. Secondo i sondaggi si dovrebbe assistere a una nuova sconfitta del partito socialdemocratico (Spd) del cancelliere Olaf Scholz (foto) in Assia e a una vittoria amara per l'opposizione cristiano-sociale (Csu) in Baviera, spingendo al rialzo in entrambi i Laender gli estremisti di destra dell'Afd, indicati come probabile quarta forza in entrambe le regioni. Anche la prevedibile uscita da almeno uno dei due parlamenti regionali del liberali della Fdp, socio di minoranza della coalizione di Scholz, si preannuncia come un possibile elemento di disturbo nella marcia futura del governo tedesco. I test elettorali in Europa proseguiranno domenica prossima con il voto in Polonia e a novembre con le consultazioni in Olanda. Resta ancora in sospeso il futuro della Spagna dopo che il re ha affidato a Pedro Sanchez il compito di riuscire a formare un nuovo governo dopo il fallimento di Feijòo, leader dei popolari che hanno vinto le elezioni. Se Sanchez, premier dimissionario in carica, non dovesse farcela entro la fine di novembre la Spagna tornerà alle urne.

C’è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi a Longarone per ricordare i sessant’anni dalla tragedia del Vajont, il crollo della diga che il 3 ottobre del 1963 causò duemila vittime in questo angolo di Veneto. Ad attenderlo al cimitero di Fortogna, prima tappa di un anniversario nel segno del dolore, ci sarà il presidente della Regione Luca Zaia. Poi sopralluogo sulla nuova diga C'è un prima e un dopo Vajont nella storia del Paese. Sessant'anni non hanno guarito le ferite di queste popolazioni. Erto, Casso e Castelavazzo sono diventati paesi fantasma. Longarone è stata rifatta a forza di cemento armato. Delle costruzioni del 1963 sono rimasti in piedi il solitario campanile di Pirago e il vecchio palazzo del Comune. Accadde tutto in quattro minuti, quando ormai era notte. Gli orologi segnavano le 22,39. Poco prima la frana del Toc nell’invaso che generò l’onda che superò la diga e seminò la morte nella valle del Piave.

“Dialoghi sul talento con Pep Guardiola” è il titolo dell’incontro organizzato oggi al Palasport di Cuneo dalla Fondazione Crc e la Fondazione Vialli e Mauro per migliaia di studenti delle scuole superiori della provincia “Granda”. Sul palco l’allenatore catalano del Manchester City, l’unico ad aver centrato il Triplete con due squadre diverse: il Barcellona e appunto il Manchester, pochi mesi fa nella finale di Istanbul contro l’Inter. Guardiola – che ha allenato anche il Bayer Monaco e in totale ha vinto finoa 36 trofei – spiegherà ai ragazzi come il talento e il gioco di squadra siano due elementi fondamentali del suo successo nel mondo del calcio. L’appuntamento è per le 9,30. Ci si iscrive sul sito fondazionecrc.it

Date per spacciate ai tempi di Renzi, le 107 Province dell'Italia resistono e puntano a un rilancio anche sotto la spinta del ministro Calderoli. E oggi e domani si ritrovano all’Aquila nel ridotto del Teatro Stabile per la trentaseiesima Assembla annuale delle Province che si intitola : “Le Province che storia E al primo dei due giorni interviene anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "È un onore accogliere il Capo dello Stato per l'assemblea nazionale Upi che cade in un momento storico importante per le province” dice Angelo Caruso, che guida la provincia abruzzese ed è vicepresidente nazionale. Si parlerà dei fondi del Pnrr da destinare all’edilizia scolastica, ma anche dei lavori parlamentari sul disegno di legge delle province. Annunciato anche un intervento in videoconferenza della premier Giorgia Meloni.

Oggi, a Houston, in una conferenza stampa molto attesa la Nasa è pronta a rivelare i primi risultati sulla capsula (foto grande) rilasciata dalla sonda Osiris-Rex, con il suo prezioso carico di 250 grammi di campioni prelevati dall'asteroide Bennu. Una scatola del tempo l'hanno ribattezzata a Houston. C’è voluto più tempo del previsto per questo primo step perché c'è molto più materiale da analizzare di quello atteso, a cominciare dalla polvere dell'asteroide. Queste prime indagini offriranno ai ricercatori maggiori dettagli utili man mano che si avvicinano ai campioni principali, che potrebbero raccontare molto sia sull'origine del Sistema Solare, sia sugli elementi necessari per assemblare le molecole alla base della vita. La capsula è stata rilasciata dalla sonda quando si trovava a più di centomila chilometri dalla Terra.

Oggi in Australia si tiene il referendum per riconoscere gli indigeni del Paese nella costituzione. Nella sostanza il Paese deve pronunciarsi sulla proposta di istituire una “Voce” delle popolazioni indigene al Parlamento nazionale: un ente rappresentativo da consultare nell’elaborazione delle politiche e delle decisioni che riguardano gli indigeni che vivono sull’isola da sempre. E sono 50 mila. Il governo di centrosinistra - guidato da Anthony Albanese – sostiene il cambiamento della carta mentre i conservatori liberali e nazionalisti che sono all’opposizione in Parlamento si oppongono. I sì al cambiamento sono in vantaggio secondo gli ultimi sondaggi: 53% contro un 38% di no. In australia pero un referendum per essere approvato richeide una doppia maggioranza: nazionale e poi in almeno quattro dei sei stati della Federazione.
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