
Oggi a Bruxelles è il giorno della verità sul gas. I ministri dell’energia dei 27 Paesi dell’Unione cercano di concludere con un accordo quanto faticosamente raggiunto a grandi linee a fine ottobre in una riunione dove non erano mancate scintille tra Italia e Germania, cioè tra l’allora premier Draghi e Scholz. L’obiettivo è varare un regolamento che promuova la solidarietà attraverso un miglior coordinamento degli acquisti sul gas, scambi transfrontalieri e parametri di riferimento affidabili sui prezzi. E arrivare al via libera definitivo da parte del Consiglio. Se accade Kadri Simson, commissaria Ue per l’energia, ha promesso l’acquisto di 13,5 milioni di metri cubi di gas per la prossima stagione: “Anche di più se vogliono i Paesi membri”. Ma non è del tutto esclusa una fumata nera. O meglio un rinvio, all’ultima data utile: il 19 dicembre. Di sicuro sembra tramontata l'ipotesi di un prezzo dinamico del gas su cui insisteva l'Italia. L'orientamento è per un "upper price limit": un limite massimo di prezzo che scatterà con due condizioni. La prima legata all'andamento del future Ttf di Amsterdam. La seconda: uno spread legato all'andamento del prezzo giornaliero del gas.

Con la sfida tra Ecuador e Qatar in programma oggi alle 19 (le 17 in Italia) comincia il campionato del mondo di calcio più anomalo di sempre. Innanzitutto per la data che ha stravolto il calendario dei campionati di calcio, Italia compresa anche se gli azzurri non saranno della partita. La finale sarà il 18 dicembre. Tutta colpa del clima: impensabile giocare a ridosso del deserto a inizio estate. Ma non è questa l’unica polemica che accompagna l’assegnazione dei mondiali al Qatar avvenuta con l’ombra di una grande corruzione nel 2010 con 14 voti a favore, bruciando gli Stati Uniti. E’ stata rilanciata anche l’inchiesta del quotidiano inglese “The Guardian” che indicava in 6500 i lavoratori morti durante la costruzione degli otto stadi, sette dei quali ex novo. Cifra respinta dalle autorità qatariote.

La fiducia è una cosa seria. E oggi probabilmente si scoprirà che in giro per l’Italia ce n’è sempre meno. L’Istat rende noto un doppio dato: la fiducia dei consumatori e quello delle imprese. Il primo a ottobre ha subito un crollo netto (forse anche sotto la spinta delle superbollette) scendendo da 94,8 a 90,1. Il livello più basso dal maggio 2013. La seconda flessione consecutiva con settembre. Non è andata meglio per il dato industriale, in realtà, in modalità discesa ormai da luglio: tra settembre e ottobre è passato da 105,1 a 104,5. Con peggioramento in tutti i comparti. E tutto lascia presagire a una nuova flessione anche a novembre. Imprese e consumatori vedono in deterioramento il futuro economico: personale e del Paese.

Oggi e domani Napoli ospita la Seconda conferenza nazionale delle comunità energetiche. Due giorni di lavoro per fare il punto nel centro congressi dell'Università Federico II sulla sfida più coinvolgente nella partita delle fonti rinnovabili. In meno di due anni sono più di cento le Cer messe in piedi, trenta quelle operative. Ma tutte con un cruccio: gli incentivi ancora fermi. Nodo che dovrebbe essere superato dopo l'annuncio di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'energia, che i decreti attuativi attesi sin da maggio sono pronti. Durante la manifestazione sarà premiata anche la miglior Cer d'Italia.

Un doppio appuntamento sul tema delle morti bianche, Comincia oggi a Bologna e proseguirà fino a giovedì 24 "Ambiente lavoro", ventiduesimo salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E venerdì e sabato a Roma si terrà il forum "Made in Inail" presente Mattarella. E ce n'è più che mai bisogno. Dall'inizio dell'anno fino a ottobre, secondo la statistica ufficiale ci sono stati in Italia 677 vittime. Ma che il direttore generale dell'Inail Tardiola ha già corretto al rialzo: quest'anno i decessi sono già stati 790. Cui si aggiungono le 500mila domande di infortunio raccolte in dieci mesi. Numeri che rendono sempre più urgente un intervento per garantire che i posti di lavoro siano davvero più sicuri. Magari cominciando con l'assumere ispettori del lavoro: quelli in forze adesso sono troppo pochi per garantire davvero controlli in cantieri e fabbriche d'Italia.

E’ ormai diventato l’evento apripista degli acquisti di Natale. E oggi 41 famiglie su cento secondo un’indagine di Federconsumatori approfittano del “Black Friday”, la giornata di acquisti superscontati nata in America e impostasi con sempre maggior successo anche da noi soprattutto nella seconda decade del nuovo millennio. Complessivamente le vendite del “venerdì nero” garantiscono tra online e negozi un giro d’affari di due miliardi di euro. La prima corsa ai regali – il 62 per cento di chi compra qualcosa oggi lo fa in chiave natalizia secondo l’indagine dei consumatori, con una spesa media di 163 euro – è soprattutto online dove da più di una settimana si inseguono le offerte di sconti e prezzi al massimo ribasso. E’ l’economia che dopo il Covid e nonostante l’inflazione e il caro bollette continua a girare.
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