2,8% 24 gennaio - Europa e Usa,come stanno industria e servizi

Oggi arriva un doppio dato, decisivo per capire come stanno le manifatture d'Europa e d'America. Sarà reso noto l'Indice Pmi che in base ai giudizi dei direttori degli acquisti fotografa il sentiment nell'industria e nei servizi. Quando questo indice è superiore a 50 indica una fase di crescita, al di sotto una decrescita. Le premesse non sono improntate all'ottimismo. Nell'area Euro a dicembre l'Indice aveva raggiunto quota 47,8 (industria) e 49,8 (servizi). Negli Usa la precedente rilevazione era stata ancora più fredda: 46,2 (industria) 44,7 (servizi). Domani poi arriva l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche (anche questo previsto in calo da 88,6 a 87,4%) e giovedi il dato sul Pil Usa nel quarto trimestre atteso al 2,8%. Tutti dati che saranno analizzati con attenzione da Fed e Bce in vista della riunione dei board la prossima settimana per decidere nuovi rialzi dei tassi. Perché ormai tutti si sono rassegnati a un nuovo ritocco. Resta da decidere quanto Christine Lagarde e Jerome Powell vorranno insistere sulla battaglia contro l'inflazione: 50 punti se la strategia non concederà tregua, 25 se, alla luce di tanti segnali (e inviti, nella Ue non ultimo quello dell'Abi italiana) di frenata della corsa dei prezzi e rischio recessione.

332 giorni 23 gennaio - Ue, a pranzo col premier palestinese

A 332 giorni di distanza da quel 24 febbraio in cui la Russia decise di invadere l'Ucraina, il Consiglio "Affari esteri", presieduto dall'alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell (nella foto), farà il punto sul conflitto. Mentre il presidente ucraino sollecita sempre di più l'Occidente per l'invio di nuove e più potenti armi di difesa. Il Consiglio discuterà però anche di altre tensioni nel mondo: per esempio del Sahel e dei paesi costieri dell'Africa occidentale, di Iran, Armenia, Afghanistan. E ancora: Venezuela, Montenegro e Etiopia. E' prevista anche una colazione di lavoro dei ministri dell'Unione Europea con il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh, in carica dal 2019, per uno scambio di opinioni sulla situazione mediorientale.

33 membri 24 gennaio - Il Csm più sofferto sale al Quirinale

Il nuovo Consiglio Superiore della magistratura, l'organo di autogoverno delle toghe,  s'insedia oggi alle 11 al Quirinale. Ci arriva dopo una serie di colpi bassi, tra fumate bianche e cambi di candidati in corsa. Felice Giuffrè, indicato da Fratelli d'Italia in sostituzione di Giuseppe Valentino che si è scoperto coinvolto in indagini sulla 'ndrangheta, è stato l'ultimo dei dieci membri laci - scelti dal Parlamento - a essere votato. Resta aperta la questione di chi vestirà il ruolo di vicepresidente dell'organismo che ha al vertice il presidente della Repubblica. Roberto Romboli, costituzionalista indicato dal Pd, è risultato il più votato in Parlamento con 531 consensi. Su di lui, nella votazione decisiva, potrebbero convergere anche parecchi voti dei membri togati. Ma la maggioranza di destracentro sembra puntare su Daniela Bianchini, avvocata, indicata da FdI. L'insediamento del nuovo Csm consentirà di dare il via a una serie di cerimonie, prima fra tutte, giovedì, l'inaugurazione dell'anno giudiziario sia in Cassazione. Poi nei distretti delle Corti d'Appello.

6 parlamentari 24 gennaio - Conte missione da von der Leyen

Nel suo attivismo per cercare di ampliare la platea degli elettori del Movimento 5 Stelle soprattutto in vista delle elezioni europee 2024, il leader Giuseppe Conte oggi è a Bruxelles. Prima tappa della missione nel cuore dell'Europa un incontro con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen: un appuntamento che ha già suscitato qualche polemica nel centrodestra. E' il primo viaggio istituzionale nella capitale della Ue da quando non è più premier. Conte ha in programma anche un incontro con il commissario al Lavoro Nicolas Schmit. Il leader dei 5 Stelle incontrerà poi la delegazione pentastellata a Bruxelles: che, in realtà, si è assotigliata non poco nei numeri negli anni: dei 14 eletti nel 2019 sono rimasti sei europarlamentari.

48 ore 25 gennaio - Benzinai, due giorni di sciopero contro governo

Potrebbe essere il primo sciopero contro il governo Meloni accusato di averli trattati «come nel Medioevo con la questione dei cartelloni dei prezzi», soprattutto con le pesanti sanzioni per chi non rispetta il provvedimento. Protagonisti i benzinai che chiuderanno le pompe per 48 ore dalle 19 di martedì 24 fino alle 19 di giovedì 26. Stop anche ai self service, ma forse non quelli gestiti dalle compagnie. Ma i sindacati confidano ancora di riuscire a trovare una quadratura e sospendere lo sciopero, magari dopo un incontro con la premier Giorgia Meloni anche se riconoscono che il ministro Urso si è dato da fare per venire incontro alle richieste della categoria, soprattutto attenuando le sanzioni, assai pesanti all'inizio per chi non avesse aggiornato i cartelli sui prezzi dei carburanti per evitare speculazioni. Di sicuro non sciopereranno i gestori delle pompe bianche della cui reste fanno parte anche i distributori collegati ai supermercati. Insomma non proprio tutta l'Italia dei distributori (quasi 22 mila impianti) si fermerà contro le misure del governo Meloni.

18 anni 27 gennaio - Olocausto, un giorno per non dimenticare

A 18 anni dalla proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ricorre oggi la Giornata mondiale in memoria delle vittime dell'Olocausto. Manifestazioni sono in programma in tutta Italia. Ma qui ricordiamo le cinque messe insieme dalla presidenza del Consiglio insieme la Comunità ebraica. Il primo è il concerto della memoria che si tiene a Roma il 23 gennaio (lunedì) al teatro dell'Opera con la presentazione del docu-film "Il respiro di Shlomo". Il 24 a Trieste si inaugura la decima mostra "1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia". Il 26 gennaio stavolta a Roma a Casina dei Vallati si inaugura la mostra "I campi della morte". Domenica 29 doppio appuntamento: a Milano si corre la corsa non competitiva sui luoghi della Memoria e a Ostia nella sinagoga si apre "Arte in Memoria", biennale d'arte contemporanea giunta all'undicesima edizione. A Bruxelles l'appuntamento clou è giovedì 26 con una mini plenaria a cui partecipa il presidente israeliano Isaac Herzog.