239 mln 27 dicembre - Le mosse bianconere di Elkann

Dopo un doppio rinvio a ottobre e novembre, oggi si tiene il consiglio di amministrazione della Juventus. L’assemblea degli azionisti – convocata per le 10 all’Allianz stadium - sarà chiamata ad approvare il bilancio 2022 – riveduto e corretto dal vecchio cda dimissionario - che chiude con una perdita di 239 milioni. Sarà anche l’occasione per fare il punto sull’inchiesta che ha scosso i vertici, spingendo il presidente Andrea Agnelli alle dimissioni insieme con il vice Pavel Nedved e l’ad Maurizio Arrivabene. Il 18 gennaio invece sarà nominato il nuovo cda presieduto da Giancarlo Ferrero, commercialista (lo studio del padre ha sempre seguito le partite di casa Agnelli). Accanto a lui sono stati indicati Maurizio Scanavino (l'uomo di fiducia di John Elkann) che avrà il doppio ruolo di direttore generale e amministratore delegato (già di fatto operativo in questi giorni), Laura Cappiello, esperta di diritto, Fioranna Negri, commercialista e Diego Pistone, esperto di finanza. Questo sarà il cda chiamato a portare la Juve fuori dalla palude delle plusvalenze. Ma si aspetta anche l'ingaggio di un volto amato dai tifosi come Alex Del Piero nel probabile ruolo di vicepresidente per completare la squadra che avrà nel tecnico Massimiliano Allegri il capo dell'area sportiva.

35 mld 27 dicembre - L'ultima maratona per la manovra 2023

Dopo gli affanni alla Camera, superati grazie al voto di fiducia, la legge di bilancio approda oggi al Senato. Due giorni in cui il secondo ramo del parlamento di fatto eserciterà solo un ruolo notarile, apponendo il suo sigillo al testo, senza modificarlo entro il 30 dicembre. In tempo per evitare l’esercizio provvisorio. Anche in questo caso è probabile il ricorso al voto di fiducia per un testo di legge che verrà ricordato per i tanti inciampi che ha incontrato (basti pensare all’emendamento del Pd per garantire ai comuni altri 400 milioni per ridurre il disavanzo che è stato accolto e portato a 450 milioni, senza che nessuno si rendesse conto che mancava la copertuna finanziaria). E soprattutto delle tante retromarce che ha dovuto ingranare la premier Giorgia Meloni: dal limite all’uso dei Pos al condono fiscale per le cartelle fino a mille euro nel periodo 2000-2015. La manovra complessivamente vale 35 miliardi.

20 mld 29 dicembre - Fallito il traguardo dei 20 miliardi di spesa

E’ il Pnrr tra gioie e dolori l’argomento principe della conferenza stampa che la premier Giorgia Meloni tiene oggi. Partiamo dalle notizie negative: l’obiettivo di spesa per il 2022 già ridotto a 20 miliardi dal governo Draghi nel Def di settembre non sarà raggiunto. Parola del ministro Raffaele Fitto. Di positivo invece c’è che il governo Meloni ha centrato i 55 target previsti per il 31 dicembre. Un obiettivo che vale un’altra tranche di finanziamenti da Bruxelles. 19 miliardi. Ma il governo si prepara anche a trattare con la Commissione Ue su alcuni punti del Pnrr. Primo: gli extracosti, con valutazione delle opere misura per misura e l’introduzione di un nuovo capitolo: RepowerEu. E si lavorerà anche per individuare i progetti non realizzabili entro il 2026.

60 mld 31 dicembre - Cilas, ultima chance per il Superbonus 110%

Oggi è l’ultimo giorno utile per presentare la Cilas per i condomini e mantenere così il regime di maggior favore fiscale: il 110%. Da domani il bonus per chi ristruttura il condominio per renderlo più adeguato dal punto di vista ambientale sarà sempre garantito ma con una partecipazione di spesa: lo Stato coprirà il 90%. La legge di manovra ha fissato che i condomini che entro il 18 novembre abbiano approvato la delibera sui lavori possono depositare entro oggi la Cilas, un modello unificato, valido in tutta Italia, per semplificare gli adempimenti legati al Superbonus. Sono stati ammessi in extremis anche quanti abbiano approvato la delibera per il 110% tra il 19 e il 24 novembre, con il vincolo però di averla presentata entro il 25 novembre. Nei primi due anni lo Stato ha investito nel Superbonus 60 miliardi.

ore 20.30 31 dicembre - Mattarella II, il primo messaggio

Prima del brindisi di Capodanno tutti davanti alla tv per il messaggio augurale del presidente Sergio Mattarella, come sempre in onda alle 20.30 a reti unificate. Un anno fa, nella stessa occasione, si era congedato con gli italiani dopo sette anni al Quirinale. Poi le cose sono andate come sono andate e alla fine il Parlamento ha convinto Mattarella ad accettare un altro mandato suo malgrado e a disdire il trasloco nell’appartamento che aveva già affittato. Ma c’è attesa per stasera anche per un’altra ragione: sarà il primo discorso di fine anno del Capo dello Stato con al governo dell’Italia una coalizione di destra-centro. Che a pure raggiunto un altro primato: infrangere il tabu di una donna premier a Palazzo Chigi.