
Dopo oggi il 15 aprile diventa una data chiave nella storia della Germania. Lo stato più grande dell'Unione Europea dice addio al nucleare con lo spegnimento delle ultime tre centrali. La conferma è arrivata dalla ministra dell'Ambiente Steffi Lemke, esponente dei Verdi, che ha detto: "I rischi dell'energia nucleare sonon ingestibili". Ma l'ultima parola è stata del cancelliere Olof Scholz che ha cosi posto fine alla disputa all'interno della coalizione di governo tra Verdi e Fdp, il partito liberaldemocratico che insiste sull'uso del nucleare. In realtà anche i socialdemocratici sono contrari. E così la Germania cambia strategia energetica. Accelera sulle energie rinnovabili e punta sulle centrali a gas naturale per rispondere ai picchi di domanda. Anche se poi per fronteggiare l'emergenza legata alla guerra in Ucraina ha rilanciato anche la produzione di carbone. La graduale uscita dall'energia nucleare fu decisa dall'allora cancelliera Angela Merkel dopo il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone, nel 2011. Gli ultimi tre impianti in funzione si trovano in Baviera, Baden-Wuerttemberg e Bassa Sassonia.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden arriva oggi a Belfast, prima tappa di un viaggio nelle due Irlande, per celebrare i 25 anni dall'accordo di pace del Venerdì Santo. Era il 10 aprile 1998 quando il governo inglese e quello irlandese sottoscrissero il "Good friday agreement" dopo 30 anni di stragi e attentati con 3500 vittime ufficiali. Dall'Irlanda del Nord Biden si sposterà poi nell'altra Irlanda per una visita che ha il sapore di un viaggio della memoria. I bisnonni dell'attuale presidente erano irlandesi e durante il soggiorno Biden si recherà a Ballina, dove dovrebbe tenere un discorso venerdì di fronte alla cattedrale del XIX secolo, che la tradizione locale dice sia stato costruito in parte con mattoni forniti dal suo bis-bis-bis-nonno, Edward Blewitt, un muratore e ingegnere civile.Prima però farà tappa al Parlamento di Dublino per un discorso ufficiale durante il quale ricorderà i forti legami tra Stati Uniti e Irlanda. D'altronde si calcola che gli americani di origine irlandese siano 30 milioni.

A otto giorni dall'emissione del Btp green che ha incontrato grande successo (53 miliardi di richieste per un'offerta da 10 miliardi) soprattutto da parte degli investitori esteri, oggi il Ministero dell'Economia e Finanze mette all'asta i classici Btp per un ammontare massimo di dieci miliardi. I titoli emessi - quattro per la precisione - avranno scadenze multiple, dai 3 ai 20 anni. Per scendere nei dettagli: il primo scade nel 2026, il secondo nel 2030, il terzo nel 2037 e l'ultimo nel 2040. Ma oggi è anche il primo giorno di godimento del Btp green con scadenza nell'ottobre 2031 che il Mef ha collocato una settimana fa con un boom di richieste: pari a cinque volte l'offerta. Il titolo dà un rendimento de 4% pagato in due cedole semestrali. La fetta più consistente è stata sottoscritta da investitori inglesi (19%). I fondi hanno sottoscritto due terzi del bond green.

I ministri del l'energia e dei cambiamenti climatici dei paesi del G7 si riuniscono oggi e domani a Sapporo, in Giappone, per discutere sugli sforzi contro il cambiamento climatico. Una bozza della dichiarazione del G7 ha detto che i ministri sarebbero d'accordo sul fatto che siano necessari nuovi investimenti a monte nel gas, a causa delle ricadute energetiche dell'invasione russa. Lo scorso anno la Russia ha ridotto le consegne di gas in Europa, con un doppio effetto: contrazione dell'offerta globale e aumento dei prezzi nei mercati globali. Secondo quanto ricostruito dall'agenzia Reuters i ministri del Clima del G7 potrebbero perorare la causa di nuovi investimenti nella fornitura di gas naturale, nonostante le valutazioni secondo cui i Suchinvestments ostacolerebbero gli obiettivi globali concordati sul cambiamento climatico. L'Italia consuma in media tra i 73 e 76 miliardi di metri cubi di gas l'anno. Ma nel 2022 è scesa a 69 miliardi di mc.

A poco più di due mesi dalla visita a Roma del premier Abiy Ahmed Ali, oggi la presidente del consiglio Giorgia Meloni vola in Etiopia con l'intento di dar corso alla "nuova era nei rapporti" annunciata nella conferenza stampa romana. Meloni sarà accompagnata oltreché da alcuni ministri del suo governo da un gruppo di imprenditori così come auspicato dalla premier dopo l'incontro romano con Ali. Obiettivo: rilanciare l'export verso il Paese africano, sempre in calo negli ultimi anni. L'ultimo dato, del 2021, lo fissa in 176 milioni. «L'Etiopia è per noi un perno nella stabilità del Corno d'Africa, per questa ragione l'Italia intende sostenere il suo pieno sviluppo, perché abbiamo l'ambizione di essere un partner privilegiato» è la linea di Meloni. E domani in missione sarà anche il capo dello Stato. Sergio Mattarella vola in Polonia. Sarà il primo di cinque giorni di una visita che oltre alla Polonia tocca la Slovacchia. Mattarella sarà prima a Varsavia e poi a Bratislava.
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