
Oggi gli occhi del mondo saranno tutti sulla Piazza Rossa di Mosca. Vladimir Putin partecipa alla sfilata militare che celebra i 78 anni dalla vittoria della Russia sul nazismo e la fine della seconda guerra mondiale. Ma è l'unica in tutto il Paese. E senza pubblico. Le altre ventuno sono state cancellate. Troppo alto il timore di attentati dopo il presunto attacco (o, forse, meglio, gesto dimostrativo) con due droni avvistati e abbattuti sopra il Cremlino nella notte tra martedì e mercoledì. Episodio che la Russia ha imputato ai servizi segreti ucraini. Tra gli osservatori c'è la convinzione che la decisione di chiudere al pubblico la parata militare sulla Piazza Rossa e di annullare il “Reggimento immortale” (un corteo in cui ognuno sfilava con l'immagine di parente un caduto o ferito in guerra) sia piuttosto legata alla paura di nuove proteste interne.

Tutti convocati dalla premier Meloni. Oggi le opposizioni sono attese dalla presidente del Consiglio nella biblioteca del presidente alla Camera per un confronto sulle riforme istituzionali. E va da se che a catturare sarà il primo confronto tra Meloni e Schlein, neo leader del Pd. Ma non sarà un match a due. Della partita faranno parte anche i leader degli altri partiti di opposizione – Italia Viva, Azione, 5 Stelle, Più Europa e Sinistra italiana – e la Meloni sarà accompagnata dai due vicepremier Salvini e Tajani, dalla ministra per le Riforme Casellati e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari. L’incontro segna di fatto l’avvio della macchina del presidenzialismo. Che qualcuno ha già corrretto: macchina del premierato, visto che il governo si è ormai orientato per una riforma costituzionale che rafforzi i poteri del capo del governo e che preveda la sua scelta diretta da parte degli elettori lasciando intatto il ruolo di garanzia super partes del Quirinale. Resta da decidere la modalità: o elezione diretta con voto ad hoc il giorno delle elezioni (opzione cara al centrodestra) oppure indicazione del candidato premier del partito o della coalizione sulla scheda elettorale (piace di più all’area del centrosinistra). Finora in Italia sono state approvate 47 leggi costituzionali.

Dopo lo choc sugli ordini, crollati del 10,7% a marzo (il calo più forte dall'estate del 2020 contrassegnata dalla pandemia), la Germania aspetta oggi il dato sulla produzione dell'industria manifatturiera. Secondo le previsioni dovrebbe far segnare un modesto +0,1% dopo il +2% della precedente rilevazione. Ma è chiaro che sia molto atteso anche perché il dato sugli ordini sembra rafforzare la previsione di una recessione debole in Germania nella seconda parte dell'anno. C'è però anche chi legge i dati in discesa sugli ordini di marzo come una correzione dopo due mesi di commesse "troppo forti" a gennaio e febbraio, sottolineando che il trimestre si è chiuso comunque con un più 0.2%. Un quadro a cui guarda con qualche apprensione l'Italia, tra i primi Paesi esportatori in Germania.

Mattarella vola in Norvegia. Il capo dello Stato, arrivato ieri a Oslo in compagnia della figlia Laura, inizia oggi la visita di Stato in un Paese che - pur non essendo nella Unione Europea - intrattiene con l'Italia relazioni da lungo tempo. Anche i rapporti commerciali sono importanti: l'Italia è all'ottavo posto nell'interscambio con la Norvegia, che sfiora i tre miliardi di euro. Il programma prevede oggi la cerimonia di benvenuto nel piazzale del Palazzo Reale, seguita dalla deposizione di una corona di fiori alla fortezza di Akershus e dalla visita al Parlamento. Poi il premier Jonas Gahr St›re ospiterà Mattarella per un pranzo di lavoro. La giornata si conclude con la cena di gala al Palazzo Reale ospitata dal re Harald V e dalla regina Sonja. Domani il principe ereditario Haakon accompagnerà Mattarella a Trondheim. Il programma è centrato sulle opportunità di cooperazione nell'ambito della transizione energetica con particolare attenzione all'idrogeno, all'energia eolica e alla cattura e stoccaggio del carbonio. Ma durante la visita il Capo dello Stato parlerà con i vertici della Norvegia - alleato nella Nato - della guerra in Ucraina.

Oggi si riunisce per la prima volta sotto la guida del garante Benedetto Mineo la Commissione di allerta rapida sui prezzi varata al tempo del decreto Trasparenza. Al centro del tavolo l'aumento sproporzionato anche rispetto all'inflazione della pasta nell'ultimo anno. Il governo - che ha spinto Mister Prezzi a convocare la riunione dopo l'aumento del 17,5% registrato nel solo mese di marzo - vuole capirci chiaro. Partecipano anche le associazioni dei consumatori e i rappresentanti dei pastai. Ma c'è già chi ipotizza che sia difficile capire come e perché un pacco di pasta da chilo a Siena in un anno sia passato da 1,37 euro a 2,17 euro con un incremento che sfiora il 60 per cento. Il ministro Lollobrigida durante un question time al Senato ha fatto sapere di puntare a un prezzo unico a livello nazionale.

Confindustria Piemonte festeggia oggi i suoi primi cinquant'anni. L'associazione che rappresenta 5500 imprese e oltre 265 mila addetti ha organizzato per l'occasione il convegno "50 anni per l'industria piemontese verso il futuro" cui interverrà una folta rappresentenza di esponenti del governo. Il primo sarà il ministro per l'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che prenderà la parola subito dopo l'intervento del numero uno dell'industria piemontese Marco Gay. Poi interverranno Adolfo Urso, Paolo Zangrillo e, probabilmente, Daniela Santanché per parlare di "Il governo e il futuro della regione" con diretti interessati anche il sindaco di Torino Lo Russo e il governatore Cirio. Chiuderà i lavori il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi. Ma la scaletta - che si aprirà alle 9,30 con i saluti del padrone di casa Marco Lavazza - comprende altri due momenti importanti: gli interventi dei past president, da Biraghi a ravanelli e il confronto tra i tre timonieri di banche come Cappellari (Intesa) Gaributti (Unicredit) e Testa (Banco Bpm).

E' l'ultimo giorno, almeno sulla carta, per la firma dell'acccordo tra Mef e Lufthansa per la cessione del 40 per cento di Ita alla compagnia tedesca. Scade infatti oggi la proroga concessa a fine aprile per consentire alle parti di proseguire in una trattattiva che secondo le dichiarazioni procedeva bene - ma non cosi bene forse, vista la necessità di prorogare la prima scadenza -. E che era cominciata a gennaio con l'offerta di 250-300 milioni di euro da parte di Lufthansa in cambio del 40 per cento delle quote di Ita oggi tutte in mano al Ministero delle Finanze. E con la possibilità poi per la compagnia tedesca di acquisire anche il rimanente 60 per cento. Oggi Ita Airways - nata sulle ceneri di Alitalia - conta 3600 dipendenti e 59 aerei. I conti sono sempre in rosso, complice anche i costi dei carburanti.
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