46 mila addetti 14 febbraio - Fiom, assemblea sotto il ministero

Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha convocato per stamattina a Roma Stellantis e i sindacati per fare il punto sul gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Peugeot e che in Italia ha otto stabilimenti. Ma l'incontro non nasce sotto i migliori auspici. La Fiom Cgil ha convocato un'ora prima sotto la sede del ministero un'assemblea  con delegati da tutta Italia per denunciare preoccupazione e disagio e chiedere garanzie per il futuro. Secondo il sindacato metalmeccanico della Cgil infatti il piano Stellantis per l'Italia è ancora nebuloso mentre continua a ridursi la pattuglia dei lavoratori scesi a 46 mila dopo nuove uscite incentivate. "La maggior parte degli stabilimenti non ha ancora missioni produttive" denuncia la Fiom. Gianluca Ficco, leader della Uilm, invece, punta a chiedere "al governo di assumere iniziative valide per sostenere il settore dell'automotive".

6,5% 14 febbraio - Tutti gli occhi sull'inflazione Usa

Oggi occhi puntati sugli Stati Uniti. Arriva il risultato sull'inflazione di gennaio. E' il più importante dei dati macroeconomici della settimana, destinato a influenzare le prossime mosse della Fed. E' atteso a 5,5 dopo aver registrato 5,7 a dicembre. I timori di una stretta monetaria senza soluzione di continuità sono forti. D'altronde il numero uno della banca centrale americana Jerome Powell lo ha detto meno di una settimana fa sia pure con parole più accomodanti rispetto al passato: «Il processo disinflazionistico è iniziato nel settore dei beni, che è circa un quarto della nostra economia, ma non dobbiamo abbassare la guardia. La strada da fare è ancora lunga e queste sono solo le prime fasi. Prevediamo che il 2023 sarà un anno di calo significativo dell’inflazione, anche se bisognerà aspettare l’anno prossimo per scendere vicino al 2%».

3,5 mld 13 febbraio - Etci, la Bei lancia il fondo dei fondi

A un anno dal varo di Etci, il fondo per startup e scaleup, la Bei, la Banca europea per gli investimenti ne  coordina il lancio definitivo. Presentato un anno fa dal presidente francesce Macron, ora il nuovo strumento è pronto a diventare operativo. La cerimonia della firma si terra a margine della riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. L'European tech champions initiative è un fondo dei fondi che si ripromette di sostenere promettenti innovatori europei. La dote iniziale è di 3,5 miliardi ma i promotori sono convinti di arrivare senza troppa fatica a 10 miliardi "per supportare la nascita di 10 o 20 fondi di investimento paneuropei ognuno da circa un miliardo di euro in gestione". E' la strada europea per rispondere alla concorrenza americana e cinese in campo tecnologico e, più in generale, nella sfida nell'innovazione.

40 mila donne 13 febbraio - Pensioni, la verità per giovani e donne

Rinviato l'8 febbraio, si tiene oggi a Roma l'incontro tra la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone e i sindacati sulle pensioni. Sul tavolo due temi urgenti: donne e giovani. In discussione le misure da prendere per superare almeno parzialmente la legge Fornero. Si partirà da opzione donna in particolare per ridiscutere dei requisiti di uscita modificati, per il 2023, dalla recente legge di Bilancio. Negli ultimi due anni oltre 40 mila donne hanno usufruito di opzione donna. E poi i sindacati hanno insistito perché si parli anche di giovani lavoratori e, soprattutto, delle loro prospettive, dovendo sempre di più fare i conti con impieghi discontinui e pochi contributi pensionistici versati.

-0,10% tasso 14 febbraio - Ueda favorito governatore della BoJ

Oggi il governo giapponese presenterà al Parlamento il nuovo candidato governatore della Banca del Giappone. Dopo la rinuncia di Masayoshi Amamiya, la vice dell'attuale governatore Haruhiko Kuroda, il cui mandato scade ad aprile dopo dieci anni al timone, il candidato numero uno alla successione è l'accademico Kuazo Ueda, che in passato è stato membro del consiglio di politica monetaria della BoJ. I mercati stanno monitorando attentamente la nomina, poichè l'agenda del nuovo governatore sarà valutata sulla rapidità con cui la Bank of Japan potrebbe eliminare gradualmente la sua politica monetaria ultraccomodante e il suo massiccio programma di stimoli. Chi lo conosce lo definisce un "pragmatico equilibrato". Attualmente il tasso di interesse in Giappone è negativo (-0,10) nonostante l'inflazione sia arrivata al 3%. Ma gli esperti ipotizzano che nei prossimi sei mesi il quadro possa ribaltarsi, salendo a +0,10.