
Oggi l’Argentina sceglie il nuovo presidente. Oltre 35 milioni gli elettori chiamati alle urne. E’ in programma il secondo turno delle presidenziali che mette di fronte i due candidati più votati nel primo turno. E’ sfida aperta, in un clima assai teso, tra Sergio Massa, attuale ministro dell’Economia, peronista (come il presidente uscente Alberto Fernandez, nella foto) che ha raccolto il 36% dei consensi e Javier Milei, imprenditore, anarco capitalista, che ha ottenuto il 30 per cento dei voti. Quest’ultimo può contare su almeno una parte dei voti della conservatrice Patricia Bullrich che, terza al primo turno, ha raccolto 6,3 milioni di voti e al ballottaggio ha deciso di sostenere l’outsider Milei. L’inflazione fuori controllo – ha raggiunto il 143% su base annua- sarà la prima emergenza che il nuovo presidente si troverà ad affrontare quando dal 10 dicembre entrerà alla Casa Rosada.

Arriva l’ultima pagella per l’Italia, quella della Commissione Europea. Oggi Bruxelles dà i giudizi sui documenti programmatici di bilancio presentati dai 27 Paesi dell’Unione. Ma dopo aver superato l’esame delle agenzie di rating, compreso quello più difficile di Moody’s che si è risolto con una conferma del voto e l’innalzamento dell’outlook da negativo a stabile, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è convinto di superare anche l’esame della Ue. «La manovra è conforme alle raccomandazioni ricevute dalla Commissione europea per il 2024». Ma oggi alle 18 scade anche il termine per presentare emendamenti in Commissione Bilancio. Probabile che siano depositati solo quelli delle opposizioni se reggerà il patto di maggioranza ad astenersi da richieste di modifiche alla manovra. L’obiettivo del governo è far arrivare il testo in aula a Palazzo Madama lunedì 4 dicembre per chiudere con il voto anche a Montecitorio entro il 15 dicembre evitando le maratone di fine anno in Parlamento per approvare la legge di bilancio.Una manovra da 24 miliardi.

«Il fattore tunnel. La fragilità delle connessioni tra Italia ed Europa» è il titolo del convegno organizzato per oggi da Confindustria Valle d’Aosta a Courmayeur nello scenario dello Skyway. Sarà l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori nella galleria del Monte Bianco a meno di un mese dalla riapertura. Gli accordi prevedono infatti che i collegamenti con la Francia siano ripristinati la sera di lunedi 18 dicembre. Ma l’incontro, cui parteciperà tra gli altri il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, sarà l’occasione per allargare il discorso a tutte le fragilità che contraddistinguono il Nord Ovest. Basti pensare ai ritardi nella riapertura del collegamento ferroviario tra Torino e Parigi interrotto da fine agosto: c’è il rischio concreto che la fine dei lavori slitti alla fine del 2024. Oltre un anno di interruzione del servizio. E poi il colle di Tenda, la via più veloce per raggiungere la Costa Azzurra, chiuso ormai da più di tre anni causa alluvioni. Confindustria Aosta ha calcolato che le nove settimane di chiusura del traforo costeranno 1,65% del Pil. L’incontro sarà anche l’occasione per rilanciare il progetto sostenuto proprio dagli imprenditori valdostani in primis: la seconda canna del Bianco. Costo 1,2-1,3 miliardi e pronto in cinque anni. Con i costi a carico della società che gestisce il tunnel. Ma i francesi sono contrari.

Mezzo governo oggi vola in Germania. A Berlino è in programma il vertice intergovernativo Germania-Italia. Ad accompagnare la premier Giorgia Meloni all’incontro con la squadra di Olaf Scholz sono il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti; degli Esteri Antonio Tajani; dell'Interno Matteo Piantedosi; della Difesa Guido Crosetto; del Lavoro Marina Calderone; dell'Università e ricerca Anna Maria Bernini. Dopo aver superato le tensioni sui migranti durante il vertice di Granada, Scholz e Meloni proveranno a trovare un accordo o almeno ad avvicinare le parti anche sulle partite Mes e Patto di stabilità. Ma proprio la ricca delegazione che partecipa all’incontro intergovernativo sta a dimostrare “l’ottimo livello di cooperazione” – è scritto così nella nota di Palazzo Chigi di un mese e mezzo fa – tra i due Paesi. D’altronde la Germania è il primo partner commerciale e nel 2022 l’interscambio tra i due Paesi ha toccato un nuovo record: 168,5 miliardi.

Oltre 12 milioni di olandesi sono chiamati oggi a eleggere il nuovo parlamento. Di fatto, a sette mesi dalle elezioni europee di giugno, è l’ultimo test elettorale in uno dei 27 Paesi dell’Unione Europea. In corsa ci sono ben ventisei partiti a conferma della frammentazione che da sempre contraddistingue la vita politica dei Paesi Bassi. Tra i favoriti della vigilia i liberali di centrodestra del Wd nonostante la rinuncia del loro leader, l’ex premier Mark Rutte a ricandidarsi. Ma devono fare i conti con il “Nuovo contratto sociale”, formazione di centrodestra: si è presentata solo tre mesi fa, ma nei sondaggi raccoglie consensi grazie anche a un certo scetticismo verso l’Ue. Al terzo posto i sondaggi indicano Frans Timmermans (foto), ex vice presidente della commissione europea, l’ideatore del controverso “Green deal” e che ha lasciato Bruxelles per giocarsi la vittoria in casa. Resta da capire poi che peso avranno il partito dei contadini – BBB – il partito per la libertà di Wilders e il Forum per la demnocrazia di Baudet. Tutti e tre i gruppi contraddistinti come forze antieuropee. Già l’Europa. Secondo gli analisti sarà proprio il fattore Bruxelles a condizionare se non decidere le elezioni odierne. In primavera, alle elezioni amministrative, il partito dei contadini aveva realizzato un vero exploit protestando contro le misure di Bruxelles in campo agricolo, in buona parte volute proprio da Timmermans.

A Baveno sul Lago Maggiore si apre il Forum internazionale del Turismo intitolato «Meraviglia, gli open», organizzato dal ministero del Turismo. Oltre al presidente del Senato La Russa, c’è una schiera di ministri di Fratelli d’Italia: da Santanché a Lollobrigida a Sangiuliano. Una due giorni all’hotel Dino che gli operatori si augurano possa servire a capire dove si è inceppata la macchina del turismo italiano nel momento più atteso dell’estate 2023: dopo i boom di Pasqua e dei ponti ci si aspettava che luglio e agosto consacrassero il ritrovato passo di un’industria importante per il Paese. E invece l’estate ha visto diminuire del 5,7% i turisti italiani (ad agosto addirittura del 10%). Un calo che non è stato controbilanciato dalla crescita degli stranieri (+3,6%) che hanno riscoperto l’Italia dopo il Covid. Alla fine i pernottamenti sono calati dell’1,4%. Da questi dati parte la riflessione sul lago Maggiore.
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