Era già famoso per aver dato i natali ad Andrea Bocelli, una delle voci italiane più conosciute anche all'estero. Ma ora Lajatico, piccolo centro dell’entroterra pisano, nell’alta Valdera, conquista altra notorietà grazie a un nuovo primato: è il paese più ricco d’Italia. Ha strappato il titolo a Basiglio, hinterland di Milano, secondo i dati resi noti dal ministero delle Finanze sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021. Quindi con la variabile evasori fiscali del tutto assente. Ma tant’è. Nel paese di Bocelli – che ha 1275 abitanti e dove ogni anno il cantante organizza un concerto nel Teatro del silenzio come omaggio al posto dov'è nato – il reddito pro capite va oltre i 50 mila euro. Quanto basta per sfrattare dal ruolo di paese più ricco d’Italia Basiglio, che si avvicina ai 50 mila euro a testa. Al terzo posto Bogogno, provincia di Novara, che ha meno di mille contribuenti, e nella dichiarazione arrivano a 40 mila euro.
Sul podio Toscana, Lombardia e Piemonte
Un podio che mette insieme tre comuni di altrettante regioni (Toscana, Lombardia e Piemonte) ma la realtà è assai diversa. A scorrere l’elenco del ministero è praticamente un susseguirsi di paesi e cittadine lombarde, non per niente la Regione guidata da Attilio Fontana è la prima d’Italia per reddito dichiarato (ultima la Calabria). Piazza diciannove centri nei primi trenta posti (compresa Milano che per colpa di Pieve Ligure fallisce la decima posizione assoluta e deve accontentarsi dell’undicesima). Al secondo posto il Piemonte con sei centri (Pino Torinese e Pecetto, il paese delle ciliegie, subito alle spalle di Milano), la Liguria tre (c’è anche il borgo di Varigotti) e la Toscana due. Ma tra Lajatico primo - e dunque terra di Paperoni o di onesti a seconda dei punti di vista - e Forte dei Marmi ventottesimo ci sono ventisei centri di distanza a conferma di una certa decadenza della località più nota della Versilia.
Se dai paesi si passa alle città, la prima è ovviamente Milano, forte dei 33.703 euro di reddito pro capite. A ruota, si fa per dire, c’è Parma (26.647 euro) che si impone in una sorta di campionato della ricchezza che vede gareggiare solo l’Emilia Romagna, con l’eccezione di Padova che si piazza terza (26.550): quarta è Bologna (26.493) e quinta Modena (25.990). La capitale si piazza al sesto posto, a quasi ottomila euro di distanza dal reddito pro capite dei milanesi: 25.990. All’ottavo c’è Firenze (preceduta da Brescia) e al decimo Torino con un distacco da Milano che si avvicina ai diecimila euro (sotto la Mole il reddito pro capite è di 24.427). Prima c’è Cagliari. Delle altre grandi città figurano ancora nella top venti Genova (22.951) quindicesima e Bari ventesima. Napoli si piazza al ventunesimo posto con 20.325 euro.
Il 4% dei cittadini versa un terzo del totale delle tasse
Nel complesso, secondo i conti del ministero di Giorgetti, un contribuente su quattro (il 26% del totale) ha dichiarato al fisco un reddito fino a 15mila euro e versa il 3,6% dell'Irpef complessiva. Sopra i 70 mila euro, nelle dichiarazioni dei redditi del 2021, ci sono invece solo il 4% dei cittadini che versano un terzo delle tasse totali. Il rimanente 70% dei contribuenti si colloca tra i 15 mila e i 70 mila euro di reddito.
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