L'obiettivo delle tre mosse effettive (punti 1-2-3) e della mossa annunciata (punto 4) è una politica monetaria che spinga: a) in alto l'inflazione, b) le banche ad erogare credito, c) l'euro all'ingiù. Le banche europee si stanno patrimonializzando – ossia stanno riducendo il rapporto fra attivo e mezzi propri. Le decisioni 1 e 3 possono perciò bilanciare parte della stretta creditizia. La decisione 2 libera liquidità. La decisione 4 deve essere ancora presa. In breve, la BCE sta cercando di arginare gli effetti negativi della modesta ripresa e della modesta inflazione. Nel complesso i mercati finanziari si sono mossi poco, ciò che segnala che si aspettavano le decisioni che sono state prese.
Mossa 1- scegliere di “pagare” dei tassi negativi sui depositi a breve che le banche di credito hanno presso la banca centrale. Se il deposito ha un tasso negativo, le banche dovrebbero preferire gli impieghi alternativi. Una scelta attuabile, ma che nell'euro area incide poco, perché la quota di depositi a breve delle banche di credito ordinario presso la banca centrale è insignificante. La decisione presa oggi è quella di ridurre i due tassi di sconto – il tasso di riferimento e quello marginale - che restano leggermente positivi, e di “pagare” un tasso negativo – pari a -0,1% - sui depositi.
Mossa 2- quando una banca centrale compra titoli di stato inietta liquidità nel sistema. Accade che - per toglierla – per “sterilizzare” la moneta creata - richiami la liquidità offrendo dei depositi fruttiferi. Se non lo fa, la maggiore liquidità resta nel sistema e ciò potrebbe aiutare l'espansione del credito. I titoli di stato comprati dalla BCE non sono stati molti, perciò l'effetto dovrebbe essere limitato. La decisione presa oggi è stata quella di “de-sterilizzare” la moneta creata. Sono circa 150 miliardi.
Mossa 3 - il varo di un nuovo LTRO – il Long Term Refinancing Operation. In questo caso, la BCE presta il denaro alle banche di credito ordinario a un tasso inferiore al rendimento dei titoli di stato a lungo termine e in generale al tasso di interesse praticato sui crediti. Le banche lucrano sull'arbitraggio e rimpinguano il patrimonio, ciò che aiuta l'espansione del credito. Il LTRO precedente era stato usato, soprattutto in Italia e Spagna, per comprare titoli di stato, ora potrebbe essere finalizzato all'espansione del credito alle imprese e alle famiglie. La decisione presa oggi è quella di finalizzare i finanziamenti della banca centrale – circa 400 miliardi - alle banche di credito ordinario anche ai crediti che queste faranno al settore privato (esclusi i mutui ipotecari).
Mossa 4- Acquistare titoli di stato e obbligazioni private, come ha fatto la Banca Centrale degli Stati Uniti con i famigerati Quantitative Easing. I titoli privati nel caso statunitense sono stati essenzialmente le obbligazioni con in pancia i mutui ipotecari. Lo scopo era di non far crollare il mercato immobiliare e quindi la ricchezza delle famiglie. E' però difficile che la BCE compri titoli di stato, perché in questo caso finanzierebbe la spesa pubblica in deficit. I titoli privati che potrebbe perciò comprare sono le obbligazioni con in pancia i cattivi crediti delle banche. Ciò che potrebbe accadere dopo che è terminato il controllo sulla qualità dell'attivo delle banche europee – l'Asset Quality Review –, perciò nella seconda parte dell'anno. E' stato annunciato oggi che la BCE intende acquistare le “asset-backed securities” per finanziare le piccole e medie imprese. Ossia, le molte obbligazioni delle piccole e medie imprese che sono “impacchettate” in un'obbligazione “madre” che le contiene.
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