Pubblichiamo online il contributo che Carlo Ratti, architetto e docente al MIT di Boston, ha scritto per l'ultimo numero monografico di Mondo Economico, disponibile in versione sia cartacea sia digitale. Offre una prospettiva di grande interesse per professionisti e imprenditori che intendono guardare lontano. Abbiamo utilizzato la lente dell'immobiliare per ragionare sul ruolo che banche e assicurazioni possono giocare per definire il futuro del lavoro e dell’innovazione: un utile caleidoscopio per capire meglio il settore. (F.Ant.)

 

Da oltre tre anni, le discussioni sul futuro del lavoro convergono verso una domanda sola: da remoto o di persona? Che i cambiamenti apportati dalla pandemia si stiano dimostrando duraturi è esperienza diretta di molti.

A livello internazionale, i dati sui livelli di accesso ai luoghi di lavoro raccolti dal gruppo Kastle nelle maggiori metropoli nordamericane riportano che l’occupazione degli edifici per gli uffici è ancora inferiore al 50% del totale.

Da remoto o di persona, dunque? Per affrontare il dibattito, possiamo provare a muoverci a cavallo tra ricerca scientifica e azioni di progettazione. Nel corso del 2019, insieme ai colleghi del MIT Senseable City Lab avevamo iniziato una ricerca sulle reti di comunicazione, andando a mappare in modo anonimo i flussi di mail tra le persone che lavorano nel campus. In modo del tutto fortuito, quell’indagine ha preso una piega diversa quando, all’inizio del 2020, a causa dei lockdown è venuta meno una variabile cruciale: lo spazio fisico condiviso. Ci siamo così trovati nella posizione privilegiata di poter osservare in diretta i cambiamenti delle dinamiche relazionali di migliaia di individui a causa del lockdown.

Interno del grattacielo biofilico CapitaSpring a Singapore - Foto credit: Finbarr Fallon

Legami forti e deboli

Il punto di partenza della ricerca deriva dalle teorie del sociologo americano Mark Granovetter, secondo il quale le nostre reti sociali sono costituite da due tipi di legami: «legami forti» - relazioni strette, in cui i nostri amici sono anche amici tra di loro - e "legami deboli" - conoscenti casuali con cui di solito non condividiamo altre amicizie. Mentre i legami forti formano reti sociali sovrapposte, i legami deboli sono "ponti" tra noi e gruppi di persone diverse. Essenziali per metterci in discussione, i legami deboli sono canali preferenziali per l’innovazione, dato che favoriscono la circolazione di idee nuove tra gruppi eterogenei.

Secondo i dati che abbiamo raccolto, il giorno 23 marzo 2020 – con l’inizio del lockdown a Boston – i legami deboli della rete sociale universitaria del MIT sono calati del 38%. Nei diciotto mesi successivi, abbiamo misurato una perdita di oltre 5.100 nuovi legami deboli. Nell’autunno 2021, con un progressivo ritorno al campus, abbiamo invece osservato il ruolo cruciale della vicinanza fisica. I colleghi hanno iniziato a riformare legami deboli, partendo da una relazione di prossimità e condivisione degli spazi.

La nostra ricerca ha evidenziato come la complessità delle interazioni umane e la distanza tra i soggetti coesistano in un rapporto di proporzionalità inversa.

Con questa ricerca possiamo prendere posizione sul dibattito del futuro del lavoro. Anche se lavorare da remoto garantisce innumerevoli vantaggi di benessere personale, che vanno preservati, è lo spazio fisico a consentire la ricchezza dei legami deboli. 

Il progetto Open Innovation Center del Gruppo Sella - immagine Studio Carlo Ratti Associati

I luoghi di lavoro

Una leva di azione cruciale diventa dunque la progettazione dei luoghi di lavoro. Abbiamo bisogno di creare spazi relazionali e dinamici, che incentivino conversazioni e incroci casuali tra collaboratori in ufficio. Con lo studio di design CRA-Carlo Ratti Associati abbiamo applicato questi principi a progetti per spazi di lavoro in diverse parti del mondo. Da Singapore a Parigi fino a Torino, dove è in costruzione in questi mesi l’Open Innovation Center del Gruppo Sella: un ufficio multifunzionale e collaborativo, che ospita attività dedicate a startup e imprese emergenti.

Il valore degli investimenti

In un momento di trasformazione storico, organizzazioni come banche e assicurazioni possono giocare un ruolo fondamentale per definire il futuro del lavoro e dell’innovazione. Ma non solo. Al di là dei benefici per i propri impiegati, parliamo di investimenti con un valore più ampio. Contro i rischi di progressiva polarizzazione che sono tra le conseguenze di una esclusiva relazionalità digitale, stimolare modi di lavorare e comunicare capaci di incentivare legami deboli può contribuire a rendere più aperta e coesa la nostra società – spesso troppo divisa.

Il progetto Open Innovation Center del Gruppo Sella - immagine Studio Carlo Ratti Associati

 

Immagine di copertina: credit Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta - DSL Studio