Benché fortemente condizionata sin dalla sua indipendenza - non richiesta - del 1991, dalle conseguenze del disastro di Chernobyl, e più tardi, dalla crisi monetaria del 2011, la Bielorussia si è dimostrata in grado di garantire ai suoi circa dieci milioni di abitanti un relativo benessere - non trascurabile se comparato alla situazione sociale di altri ex paesi d’Oltrecortina - con un modello ibrido di pianificazione ed iniziativa privata.
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