Non dobbiamo stupirci che accadano "cigni neri”, eventi gravi e imprevedibili come crisi economiche, conflitti, emergenze sanitarie, e dobbiamo monitorare le "code grasse", segnali di cambiamento che all’inizio sono deboli ma possono condizionare il mercato e la nostra sopravvivenza nel business.
Consideriamo la natura. I sistemi alle forti perturbazioni reagiscono in tre modi possibili:
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Se sono fragili o troppo rigidi crollano:
Un sistema fragile o troppo rigido è vulnerabile alle perturbazioni e crolla sotto un forte shock. Come un castello di carte: se anche una sola carta viene spostata, l'intera struttura collassa. Le costruzioni in muratura o in cemento armato diventano entrambe fragili alle sollecitazioni dei terremoti più forti. Tutto ciò che è rigido è vulnerabile ai forti cambiamenti.
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Se sono robusti, reggono:
Un sistema robusto è in grado di resistere alle perturbazioni senza crollare. Come un edificio antisismico: può subire danni durante un terremoto, ma rimane in piedi e può essere riparato.
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Se sono antifragili, si rafforzano:
Un sistema antifragile non solo non crolla e non si deteriora, ma addirittura trae beneficio dalle perturbazioni, diventando più forte e resistente. Come il sistema immunitario umano: quando viene esposto a un agente patogeno impara a riconoscerlo e a combatterlo in modo più efficace in futuro.
Nassim Nicholas Taleb, autore di "Antifragile: Things That Gain from Disorder" (Antifragile: cose che traggono vantaggio dal disordine), con il termine "antifragile" si riferisce a sistemi, processi, oggetti che non solo resistono allo stress e alle perturbazioni, ma che in realtà ne traggono beneficio, diventando più forti e robusti come risultato.
Essere antifragile significa sapersi adattare e prosperare in situazioni di incertezza, disordine e cambiamento, piuttosto che semplicemente sopravvivere o resistere.
Winston Churchill ha dimostrato di essere un leader antifragile durante la Seconda Guerra Mondiale. Con la sua capacità di adattarsi, resistere e prendere decisioni coraggiose ha contribuito al successo del Regno Unito e degli alleati nella lotta contro le forze naziste.
Ha dimostrato:
1. Resistenza e determinazione. Nonostante l'iniziale superiorità delle forze tedesche e l'insicurezza del Regno Unito, Churchill ha dimostrato una grande determinazione nel resistere all'aggressione nazista. Ha incoraggiato la popolazione britannica a non arrendersi e ha promosso la volontà di lottare anche di fronte a gravi sfide.
2. Attitudine al cambiamento. Churchill ha cambiato strategie e tattiche militari quando necessario. Ha imparato dalle sconfitte e cercato di adattarsi alle nuove circostanze per ottenere un vantaggio. Ad esempio, ha promosso lo sviluppo della tecnologia radar e ha incoraggiato l'uso di nuove tattiche per contrastare le forze tedesche.
3. Comunicazione efficace. Churchill era un oratore eloquente e sapeva comunicare con il popolo britannico. Le sue parole e i suoi discorsi motivazionali sono diventati un simbolo di resistenza e determinazione. Ha saputo trasmettere un senso di fiducia e speranza anche nei momenti più difficili, contribuendo a unire la nazione.
4. Decisioni coraggiose. Churchill ha preso decisioni coraggiose e spesso impopolari quando necessario. Ad esempio, durante la battaglia di Dunkerque, ha ordinato l'evacuazione delle truppe britanniche anche quando sembrava un'impresa impossibile. Questa decisione ha permesso di salvare migliaia di soldati britannici.
5. Leadership risoluta e tenace: Churchill era determinato a vincere la guerra e non si lasciava scoraggiare dalle sconfitte temporanee. Ha lavorato instancabilmente per coordinare gli sforzi di guerra e mantenere la coesione tra gli alleati.
Noi stessi dovremmo allenarci a diventare antifragili: adottare strategie e comportamenti che ne favoriscano lo sviluppo, in modo da poter essere meglio preparati e trarre vantaggio dall’imprevisto, invece di subirne le conseguenze negative.
Quali strategie e comportamenti favoriscono un comportamento antifragile?
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Diversificare:
Funziona in vari campi: diversificare il portafoglio di investimenti, le fonti di reddito o le relazioni sociali riduce il rischio di perdite letali e aiuta a bilanciare i danni.
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Sperimentare:
La continua ricerca di nuove idee e tecniche per la nostra impresa e il nostro settore specifico di lavoro può allenarci a sviluppare la capacità di adattarsi e di trarre beneficio dalle situazioni di incertezza e di cambiamento.
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Resistere e recuperare:
Per diventare antifragili è importante sviluppare la capacità di resistere alle perturbazioni e recuperare rapidamente dopo una perdita. Questo significa avere una forte rete di supporto sociale, una buona salute fisica e un mindset resiliente.
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Auto-organizzarsi:
L'auto-organizzazione è la capacità di adattarsi personalmente e in modo autonomo ai cambiamenti, senza attendere che siano altri a provvedere. E al tempo stesso sviluppare reti di persone e organizzazioni che possano collaborare con noi ad adattarci ai cambiamenti in modo rapido ed efficace.
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Esporsi al rischio controllato:
La migliore strategia per diventare antifragili è l'abitudine ad esporsi al “rischio controllato”, cioè a situazioni che possono comportare perdite ma che non mettono in pericolo l'intero sistema. Significa evitare rischi eccessivi, ma anche “evitare di evitare” completamente il rischio.
Qual è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?
La frase di oggi:
«Molte persone non iniziano un cammino fino a quando non appare libero da rischi. Per questo non andranno da nessuna parte» - Robert Toru Kiyosaki- imprenditore e scrittore.
3 - continua (terzo di una serie di articoli)
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