Si immagini l'offerta di titoli del tesoro, pari a quelli che vanno in scadenza più quelli che sono emessi per finanziare il deficit (la curva S, S=supply). Man mano che il rendimento offerto sale, la domanda (la curva D, D=demand) aumenta e la curva si sposta a destra. A un certo punto, il rialzo del rendimento alimenta il timore che il debito potrebbe non essere onorato per l'eccesso degli oneri finanziari. Nonostante i maggiori rendimenti offerti, la domanda scende: va subito a sinistra, nell'area “zone of vulnerability”. Proprio dove ci troviamo oggi: i rendimenti salgono o scendono con violenza ogni giorno. Non siamo in una situazione stabile. La “zone of vulnerability” è dove interviene ogni tanto in acquisto la Banca Centrale Europea. Il BTP è perciò ancora rischioso. Lo diventerà molto meno, quando gli interventi della Banca Centrale saranno illimitati, in modo da creare l'aspettativa della stabilità del prezzi. Il tutto insieme a una manovra credibile per controllare i conti pubblici.
Per il grafico:
http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2011/10/illustrated-euro-crisis
Per la teoria a favore dell'intervento illimitato della banca centrale:
http://www.ilfoglio.it/soloqui/11036
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