Siamo di fronte ad un passaggio cruciale: se la banca centrale degli Stati Uniti alzerà o meno i tassi. Allo stato si può argomentare – con motivazioni convincenti - sia a favore di un rialzo, sia a favore di un mantenimento dei tassi al livello corrente. La banca centrale degli Stati Uniti ha smesso di comprare obbligazioni lo scorso anno e la prossima settimana deve decidere se iniziare un ciclo di rialzo dei tassi. I mercati finanziari sono in attesa.

 

Un rialzo dei tassi avrebbe un effetto negativo sui paesi emergenti indebitati in dollari – ciò che ne accentuerebbe la crisi, nonché sul costo del debito pubblico e, soprattutto, privato negli Stati Uniti. Un mantenimento dei tassi al livello corrente mostrerebbe, invece, una banca centrale “prigioniera” dei mercati finanziari, ossia, timorosa di una loro correzione. Il mandato istituzionale della banca centrale è, infatti, quello di spingere l'occupazione entro un tasso di inflazione del 2%, non quella di sostenere i mercati finanziari. O meglio, i mercati finanziari possono essere sostenuti per il tempo necessario a spingere la crescita reale, ma non per sempre.

I canali di trasmissione della politica monetaria ultra espansiva sono cinque: 1 – quello del credito, 2- quello della rivalutazione delle attività, 3- quello dell'acquisto di attività rischiose, 4- quello della reflazione, 5- quello del cambio. Il canale del credito non funziona molto se la curva dei rendimenti diventa piatta, ossia quando i rendimenti i breve e a lungo termine si assomigliano, proprio come accade con le politiche ultra espansive. Le banche non hanno, infatti, un margine sufficiente quando trasformano il loro debito a breve in crediti a lungo. Il canale della rivalutazione funziona se le cedole, i dividendi, e gli affitti, salgono per effetto di un minore fattore di sconto. Questo canale ha funzionato. L'acquisto di attività rischiose ha funzionato entro i limiti che vedremo. La reflazione non si palesa, il tasso di inflazione resta, infatti, molto basso, anche per effetto della caduta del prezzo del petrolio. Infine, l'effetto di trascinamento del cambio indebolito non si palesa, se tutti praticano la stessa politica monetaria.

Per approfondire: http://www.bis.org/speeches/sp150424.pdf

Nonostante i succitati limiti, i mercati finanziari – ma anche la stampa - mostrano da anni un grande e malcelato entusiasmo per le politiche monetarie ultra espansive sul lato del costo del denaro. Il costo del denaro per le banche di credito ordinario ruota intorno allo zero. Le politiche monetarie ultra espansive piacciono poi molto di più ai mercati finanziari quando le banche centrali acquistano le obbligazioni. Queste politiche monetarie piacciono ai mercati finanziari, perché: 1) schiacciano i rendimenti – ossia, spingono in alto i prezzi delle obbligazioni dei Tesori, 2) i rendimenti schiacciati delle obbligazioni sovrane spingono verso le attività più remunerative – ossia, spingono a comprare sia le azioni sia le obbligazioni private di minor qualità.

Per i numeri: http://blog.gavekalcapital.com/what-qe-actually-impacted/

In questo modo si hanno dei mercati finanziari in lieta e perenne ascesa ma nel contempo sempre più cari, ossia sempre più lontani dai loro “fondamentali” - la tenuta del debito pubblico, i risultati delle imprese, eccetera. Le politiche monetarie ultra espansive piacciono, infine, molto anche ai governi, perché il costo del debito pubblico è sotto controllo, anche se il suo ammontare cresce.

% del PIL Debito pubblico Debito pubblico Onere del debito Onere del debito
  2007 2015 2007 2015
Euro zona 72,8 108,4 2,5 2,2
Stati Uniti 64,3 110,1 2,6 2,6

Fonte: Banca dei Regolamenti Internazionali, 22 aprile 2015

Messa in questi termini sembra che i mercati finanziari in perenne e lieta ascesa, rendano felice tutta l'industria finanziaria, oltre ai governi. Così non vanno le cose, perché le assicurazioni e i fondi pensione sono in difficoltà.

Per approfondire: http://www.bis.org/publ/arpdf/ar2015_it.pdf - da pagina 129 a pagina 134

Con rendimenti così bassi essi – per avere dei risultati in futuro - debbono o alzare il rischio degli investimenti, oppure, nel caso delle assicurazioni, attingere alle riserve. In ogni modo, alla lunga, si schiaccia il rendimento dei loro investimenti, e quindi, si ha un minor risultato finale che si ribalta sulle famiglie. Segue che queste ultime debbono alzare il loro risparmio per avere lo stesso reddito.