Quando si zappa cambiando le aree da coltivare, le femmine stanno poco a casa e partecipano all’attività produttiva. Quando si usa l’aratro non cambiando le aree da coltivare, le femmine stanno a casa, perché il lavoro richiede molta forza fisica. Con l’uso dell'aratro, le femmine hanno un ruolo casalingo ben definito, e possono anche fare molti più figli. I risultati statistici dello schema appena esposto: 1) laddove nei secoli si è usato l’aratro, ossia la netta separazione dei ruoli su base sessuale, si hanno oggi poche femmine presenti nelle attività pubbliche – e sembra logico; 2) laddove nei secoli si è usato l’aratro, le femmine sono alla fine diventate meno fertili – e non sembra logico. Oppure è logico perché, non essendoci grande necessità di fare figli per lavorare la stessa terra – non si diserba più prima di zappare – alla fine se ne «producono» meno. Lo slogan mussoliniano «È l’aratro che traccia il solco...» ha finalmente trovato, seppur dopo molti decenni, un primo supporto statistico.


Fonte:

http://www.economics.harvard.edu/faculty/nunn/files/Alesina_Giuliano_Nunn_AERPP_2011.pdf