La differenza fra i due indici è che nel primo ci sono la Borsa, la differenza fra i rendimenti a trent’anni e a tre mesi, e le aspettative dei consumatori. I due indici nel resto sono simili, avendo entrambi l’indice dell’occupazione, l’indice della produzione industriale eccetera (2).
Siamo dunque di fronte a una gran fiducia nell’avvenire tipica degli statunitensi – ma questo non spiegherebbe le variazioni dell’ottimismo nel tempo, oppure abbiamo un miracolo legato al carisma di Obama. Chi sa che cosa abbia mai alimentato tanto ottimismo e così all’improvviso? Fino a qualche mese fa, tutto quest’ottimismo infatti non c’era. Gli indici – soprattutto il primo – sono seguiti dall’industria finanziaria. Non è detto però che siano seguiti da chi è intervistato. Pur immerse in tanto ottimismo, le famiglie statunitensi continuano a ridurre il proprio debito.
(1) http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/Optimism%20Divergence.jpg
(2) http://books.google.it/books?id=ePBz5HIbgPUC&pg=PA172&lpg=PA172&dq=leading+coincident+index&source=bl&ots=seBgTRZPXA&sig=7UXCzBpO3URF8-5KKyDoQj3C9pE&hl=it&ei=lgO9SpGwG8ie_gap3tSnDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7#v=onepage&q=leading%20coincident%20index&f=false
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