Se i tassi d’interesse sono a zero, lo stimolo monetario può arrivare con la banca centrale che, acquistando i titoli obbligazionari, ne schiaccia i rendimenti. In questo modo si cerca di ridurre il costo del capitale sia per le imprese sia per le famiglie. L’attesa che la banca centrale statunitense acquisti le obbligazioni del Tesoro – il Quantitative Easing 2 – è quel che muove da qualche tempo i mercati finanziari. Il rischio dov’è? Esso è duplice. Se il Quantitative Easing 2 fosse spostato nel tempo, i mercati finanziari potrebbero flettere. Se, invece, fosse attuato a partire dalla conclusione della prossima riunione della banca centrale del 2 e 3 novembre, i mercati potrebbero non salire, perché quest’opzione di politica monetaria è già nei prezzi. Lo stimolo monetario ha lo scopo di rafforzare la ripresa dell’economia, che non è ancora in grado di assorbire la disoccupazione.
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