E anche il sipario sulla trentacinquesima edizione del Salone internazionale del libro di Torino si è alzato. Al Lingotto tornano i libri, tornano gli autori, pagine, lettere e parole. In realtà, però, tornano anche i numeri: basta guardare il programma della manifestazione per capire che non mancano gli appuntamenti dedicati all'economia. E non si parla di grandi temi, di autori "per pochi eletti", al Salone del Libro si parla di educazione finanziaria, si parla di economia civile. E non solo: il Salone del Libro è anche la manifestazione dove si fanno "i conti" della filiera editoriale: cifre, andamento delle vendite, fatturato. Ci si confronta con temi come digitalizzazione, sostenibilità. Si parla di impresa del libro ma anche di cultura di impresa.

Non sarà forse un caso che, nel giorno di apertura della 35a edizione della manifestazione, il presidente dell'Unione industriali Giorgio Marsiaj abbia annunciato la candidatura di Torino a Capitale italiana della cultura di impresa del 2024. «Abbiamo scelto il Salone del libro, l'evento culturale per eccellenza della nostra città - ha detto Marsiaj - come occasione ideale per annunciare una decisione recentemente assunta dall'Unione Industriali Torino, un'idea cullata da qualche tempo che nelle ultime settimane, sulla spinta di un crescente entusiasmi, ha preso la forma di un progetto: quello della candidatura di Torino a Capitale italiana della cultura di impresa per il 2024».

Giorgio Marsiaj, presidente dell'Unione Industriali Torino, al Salone del libro

Il capoluogo piemontese concorrerà, quindi, all'assegnazione del riconoscimento, istituito da Confindustria nel 2019. 

Calabrò e l'arte di saper raccontare

Numeri, economia e cultura insieme, dunque, perchè, come ha detto il vicepresidente dell'Unione Industriali di Torino, Antonio Calabrò, «al nostro saper fare tocca aggiungere il saper raccontare. Bisogna smetterla con lo stilema diffuso nel mondo dell'impresa, 'Noi facciamo i fatti e poi vengono le parole'». La ricetta è «nella miscela  - ha detto ancora Calabro' - tutta italiana di conoscenze scientifiche e senso della bellezza».

Girando tra i numerosi stand sono diverse le iniziative in tema di economia e, soprattutto, di educazione finanziaria. La Camera di Commercio di Torino, al BookLab del Padiglione 2, propone nei giorni del Salone incontri per imprenditori, professionisti, ma anche, e soprattutto, studenti e ragazzi. Si parla dei designer al servizio dell'editoria, di chi tutela i marchi storici, degli esperti di monete digitali ed i professionisti che esportano titoli, libri ed idee in tutto il mondo. «Ci rivolgiamo ai giovani, ai ragazzi - spiega il presidente della Camera di Commercio di Torino Dario Gallina - vogliamo aiutarli ad orientarsi, soprattutto, nelle nuove professioni dell'editoria. Qui si parla di libri ma anche del lavoro che sta dietro l'industria del libro, si parla a chi legge ma anche a chi produce contenuti editoriali».

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E si farà anche il punto sullo stato di salute di un settore che, a fine 2022, contava 3280 imprese registrate sul territorio piemontese, di cui oltre il 61% nel Torinese. Un settore, che nonostante tutto, tiene: nell'ultimo anno, la consistenza delle imprese della filiera si è ridotta, nel complesso, dell'1,6% , a seguito del calo subito dalle imprese della promozione e distribuzione (-4,9%), della stampa (-2,7%) e della carta (-0,7%). In crescita però editoria (+1,1%) e librerie (+0,5%).

Le fatiche dell'editore imprenditore

Essere editore è essere imprenditore. Lo diceva già Giulio Einaudi, ricorda Simone Lattes, amministratore delegato della S.Lattes & C. Editori Spa,«quando in un suo libro raccontò che passava tutto il giorno a parlare con le banche e solo nel tardo pomeriggio ad occuparsi di libri. Un editore si trova costantemente a dover scegliere tra un titolo che può tenere in piedi un'azienda ma magari non corrisponde alla portata culturale, che si vuole trasmettere e uno più vicino al messaggio che si vuole dare ma che forse non sarebbe favorevole ai conti. I numeri nel nostro lavoro contano sempre più». Lattes è una delle principali case editrici nel settore della scolastica e proprio dal mondo della scuola arrivano novità nel campo dell'educazione finanziaria. Il Consiglio dei ministri ha, infatti, recentemente approvato il disegno di legge "Competitività", che inserisce l'educazione finanziaria nell'insegnamento dell'Educazione civica. Un passo avanti, che non trova impreparata l'editoria scolastica. «Già oggi nei nostri manuali si parla di educazione finanziaria. - spiega Simone Lattes -  Vedremo le indicazioni, che arriveranno dal Ministero».

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Una collana sull'Educazione civile

In una kermesse come il Salone internazionale del libro, dove le tante proposte, da quelle più commerciali, a quelle più di nicchia non mancano, sembra, dunque, crescere l'interesse per i temi economici. Soprattutto per l'impatto tra economia ed i grandi argomenti di questi tempi: la sostenibilità, l'ambiente, il clima. «Cè molta attenzione - conferma Federico Temperini, di Ecra, Edizioni del credito cooperativo - da qualche anno noi abbiamo avviato la collana dedicata all'Economia Civile, grazie all'impegno di Stefano Zamagni, Luigino Bruni e Leonardo Becchetti». «L'Economia civile - si legge nella prefazione - rappresenta un'alternativa all'Economia dell''homo oeconomicus, tutto razionalità e consequenzialità. Essa si fonda su tre pilastri, la fiducia, la mutualità, la felicità pubblica». Un tema sviluppato anche Domenico Cravero, parroco e ricercatore, autore di testi come "Economia della speranza", che sarà ospite al Salone di Torino, sabato 20 maggio, sempre per Ecra Edizioni.

Il fondatore di Slow Food e il gusto di cambiare

E tra gli appuntamenti più attesi, in cui questi diversi temi si contamineranno, vi è certamente quello, in programma venerdì 19 maggio, all'Oval, che vedrà confrontarsi Carlo Petrini e Gael Giraud su "Il gusto di cambiare. La transizione ecologica, come via per la felicità". Numeri che si intrecciano sempre più alle parole. Può essere questo un nuovo percorso da seguire, tra i numerosi che propone anche quest'anno il Salone internazionale del libro di Torino.