Sotto i colpi degli alti tassi di interesse frena la domanda di nuovi finanziamenti ai privati per il credito al consumo che, essendo a tasso fisso ed essendo meno garantiti per chi li emette, viaggiano tra il 10% e l’11% di costo. Dal mondo bancario e finanziario arriva il dato di una forte flessione degli erogati, ben oltre il 50%, e del fatto che essendo i prestiti finalizzati al credito al consumo – basti pensare che oltre il 50% delle auto vendute sono assistite da questa tipologia di prestiti – i consumatori sono prudenti a stipulare nuovi contratti.

Da parte loro, le banche verificano con attenzione i requisiti dei richiedenti i crediti chirografari (non assistiti da garanzie specifiche) con cedolini dello stipendio e modelli di dichiarazioni reddituali, oltre a valutare la presenza di altri finanziamenti in essere per evitare situazioni di sovraindebitamento.

Ottenere liquidità tramite prestiti veloci

Che cosa sono i cosiddetti prestiti “veloci”? E, in particolare, un prestito online veloce? Sono finanziamenti che si possono ottenere più rapidamente rispetto ai prestiti tradizionali grazie a una procedura più efficiente di approvazione della domanda di prestito. Solitamente, infatti, i tempi di attesa per l’erogazione della somma richiesta sono compresi tra le 24 e le 48 ore, rappresentando così la scelta migliore per chi ha necessità di liquidità immediata per affrontare qualunque piccolo imprevisto.

I prestiti veloci rientrano nella più ampia categoria dei prestiti personali o non finalizzati, il che significa che non serve specificare una destinazione precisa al momento della richiesta: l’importo ottenuto può essere utilizzato liberamente per i propri progetti. A erogare i prestiti immediati sono in genere le finanziarie mediante una procedura online, di gran lunga più veloce rispetto alla richiesta tramite sportello, che permette di erogare la somma in circa 48 ore dal momento della domanda.

Anche le banche sono molto attive in un segmento particolarmente redditizio dal punto di vista dei tassi, anche se più rischioso in quanto, solitamente, non si chiedono garanzie reali (tipo immobili o forme di garanzia), ma solamente la documentazione fiscale e quella economica, in funzione della situazione lavorativa del richiedente (come busta paga, cedolino, modello Unico) oltre a carta d'identità e codice fiscale.

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Se la documentazione è completa e non presenta errori o incongruenze, la risposta della finanziaria arriva in tempi molto rapidi. La società erogante è comunque libera di effettuare tutti i controlli del caso prima di concedere il finanziamento. Qualora lo ritenga opportuno, può contattare via telefono il soggetto richiedente per dissipare ogni possibile dubbio e finalizzare la procedura. La richiesta di prestiti immediati è un'ottima soluzione per chi necessita di una somma di denaro in brevissimo tempo.

Che somme si possono richiedere con un prestito rapido?

Per quanto riguarda gli importi ottenibili, il limite massimo di erogazione per un prestito online immediato solitamente oscilla tra i 2.000 euro e i 75.000 euro, ma ovviamente ogni banca o finanziaria è libera di stabilire autonomamente un tetto massimo. Rispetto ad un prestito classico, bisogna inoltre considerare che i tassi d'interesse per un prestito veloce sono leggermente più alti del normale. Naturalmente il livello dei tassi varia molto frequentemente in ragione delle condizioni di mercato e dei tassi fissati dalla Bce. Credem, per esempio, per i nuovi clienti consente solo in via digitale, con “Prestito link”, di richiedere e ottenere fino a 10mila euro in pochi minuti.

Le prescrizioni delle banche in fatto di prestiti al consumo – un tema seguito con attenzione dalle associazioni bancarie e finanziarie italiane - invitano alla prudenza, specie nelle operazioni che vengono considerate più semplici o rispetto alle quali il controllo da parte degli istituti di credito è meno pervasivo.

E la strada da seguire è quella, come per i mutui, di sapere cogliere le offerte e le soluzioni in base alle proprie necessità, come raccomanda l’ABI (L’Associazione bancaria italiana). Naturalmente, valutando bene anche la sostenibilità finanziaria dell’operazione, anche perché il salto della rata, oltre a mettere a rischio il prestito in corso, rischia poi di precludere la qualità del profilo di rischio del richiedente, con conseguenze negative sulla possibilità di poter poi stipulare mutui o di accedere, comunque, al credito bancario.