| Il punto della settimana inizia con una analisi politica del nostro Gianfranco Fabi. La legge di bilancio - cui abbiamo dedicato un approfondimento di Mario Deaglio - ha molti limiti, ma bisogna andare avanti con senso civico: qualcosa di buono c’è. Tuttavia, siamo stati molto critici sulla vicenda del limite al contante, anche se da Bruxelles - proprio ieri sera - hanno ipotizzato un tetto di 10mila euro in ogni Paese. Siamo perplessi e non poco, l’Italia ha un triste primato continentale sull'evasione. Resta il fatto - ecco perché abbiamo tirato fuori le unghie con Sante Altizio - che un cittadino deve poter essere libero di pagare in digitale. Sui social qualcuno ci ha criticato, sostenendo che per essere liberali non bisogna imporre nulla con leggi “islamiche": appunto, rispondo, ognuno di noi deve essere libero di poter pagare in digitale (sistema più sicuro per tutti, tra l’altro) e non cash. Un guaio non riuscire più a ragionare, ma perseveriamo. Teniamo d’occhio con il nostro Radar ciò che accadrà nei prossimi sette giorni: è uno strumento che ci consente di essere attenti ai temi nevralgici. Come l’emergenza energia, su cui il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, nell’intervista a Pier Paolo Luciano, ragiona sul price cap e sulla necessità di tornare a guardare - anche qui, senza pregiudiziali ideologiche - al nucleare. Sullo scenario internazionale, oltre agli assetti geopolitici, bisogna inquadrare bene il tema della transizione ecologica, cui abbiamo dedicato un servizio di Cristina Santhià guardando alla Cop15 in corso a Montreal. Abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione alla fiscalità, con un Focus che mette sotto la lente i limiti del nostro Paese nel pagamento dell’Irpef. È più forte di noi, sembra una lotta titanica. Eppure è proprio qui, nel patto che lega cittadini, famiglie e imprese che bisogna lavorare molto per rimettere in piedi l’Italia: sennò, e trovate due ottimi approfondimenti del nostro Giorgio Costa, il nostro sistema economico si trova spesso di fronte a beffe che intralciano lo sviluppo, condite con la solita ottusa burocrazia: come il payback della sanità o i controlli sui bonus ricerca. |
 La prima manovra targata destra-centro: tanti errori da matita blu e qualcosa di buonoLe misure che ha preteso Salvini sono state quelle che hanno suscitato più perplessità: dalla flat tax al tetto ai pagamenti in contanti. Tra gli interventi positivi gli aiuti contro il caro energia. Nel complesso per ora nessuna svolta radicale: resta qualche accenno di tentazione statalista  Gli insopportabili noPos e i tre geni del CuneeseIn questo strano Paese che viaggia verso il futuro con il freno a mano sempre tirato, dove i NoTav vanno alle manifestazioni a Roma con il Frecciarossa e i NoVax possono tornare a lavorare in ospedale o a scuola perché i loro colleghi hanno quel senso civico che a loro è ignoto, non essere costretti a circolare con i contanti in tasca mi è sempre sembrato un piccolo ma concreto segno di tangibile civiltà e progresso. |
 Tabarelli e il price cap sul gas: «Serve a poco. Per il dopo emergenza ripensiamo a un ritorno al nucleare»Il presidente di Nomisma Energia: «La verità è che bisogna negoziare tra venditore e acquirente. Dovremmo provarci con i norvegesi che stanno facendo affari d'oro». «L'inverno sarà durissimo, con rischio di razionamenti. Le bollette? Per il prossimo anno avremo ancora valori alti». «Le fonti rinnovabili vanno bene ma non possono bastare a un'economia come quella italiana».  Irpef, quando il fisco non torna: 13 italiani su cento pagano il 60% dell'impostaI dati dell'ultimo Osservatorio "Itinerari previdenziali" mettono in risalto le distorsioni di un Paese solo all'apparenza povero. La ricetta? Più fringe benefit e welfare aziendale per tutti |
| thumbnail video  La legge di bilancio? È già stata scritta da Mario Draghi, punto.La legge di bilancio è già stata scritta da Mario Draghi. E non può essere cambiata. Questo non si dice quasi mai, ma è la realtà che abbiamo di fronte. Come la nostra congiuntura, migliore di quanto si racconti. |
 Biodiversità, il mondo a Montreal cerca di salvarla: un progetto in otto anniDiecimila delegati da tutto il mondo per la Cop15. Primo obiettivo: rendere area protetta entro il 2030 il 30% del territorio. Si punta a coinvolgere le aziende in un percorso virtuoso che riduca l'uso delle risorse naturali. E il Pantone color institute lancia il rosa come colore della biodiversità. |
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