Le evidenze sull’andamento degli utili delle società quotate nel primo trimestre del 2015 confermano le ragioni degli investitori a concentrare maggiormente la loro attenzione e i loro portafogli azionari sulla zona Euro e sul Giappone. Una breve analisi su come sono cambiate nell’arco di un solo trimestre le aspettative di crescita degli utili per aree geografiche, misurati in termini di EPS ovvero earnings per share = utili per azione, conferma la razionalità del comportamento degli investitori e spiega il recente andamento dei mercati azionari in generale.
Nel loro complesso le stime sulle società quotate mondiali hanno registrato, in un arco temporale relativamente breve ovvero tra gennaio e marzo 2015, un calo sostanziale del tasso crescita degli utili atteso nei prossimi 12 mesi. Il valore è passato dall’8% a meno del 2%. Questa forte revisione al ribasso è stata determinata dai diversi in mercati in misura decisamente differente. Alcuni hanno contribuito positivamente, altri hanno zavorrato la crescita.
Come accennato, zona Euro e Giappone hanno registrato un ulteriore rialzo delle aspettative partendo da valori già massimi tra i diversi mercati essendo gli unici a mostrare valori percentuali a due cifre. Il Regno Unito è il peggiore mercato, segnalando il passaggio da una minima crescita dell’1% attesa ad inizio anno ad un significativo -10%. I settori che hanno così fortemente appesantito il mercato britannico sono stati i materiali di base e i beni durevoli.
A contribuire al calo complessivo delle attese è stato determinante il mercato americano che rispetto ad oltre il 7% di inizio anno ha visto la crescita ridursi ad uno scarso 1% mentre anche i mercati emergenti hanno perso tre punti percentuali di crescita. Messa in questi termini, come autorevolmente segnalato dal Governatore della FED (*), il recente andamento oscillatorio dei tassi a lungo termine appare più problematico nelle aree con ritmi di crescita deboli rispetto ad aree che sembrano, viceversa, avere una buona spinta propulsiva degli utili.
(*) http://www.marketwatch.com/story/yellen-sees-dangers-in-quite-high-stock-valuations-2015-05-06
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