L’Asset allocation «tattica» (AAT) è elaborata da una rete neurale ed esce settimanalmente. L’ultima elaborazione non differisce da quella precedente. La quota di obbligazioni resta ridotta, mentre quella dei titoli del Tesoro a breve termine resta elevata. Insomma, il portafoglio tattico è sbilanciato verso i titoli del Tesoro a breve-medio termine. La quota di azioni è modesta.

Presentazione dell’Asset allocation tattica
 
La Asset allocation tattica prende posizione sulle azioni, le obbligazioni e la liquidità degli Stati Uniti su un orizzonte temporale di due mesi; non prende posizione sulle attività finanziarie degli altri paesi. L’influenza degli Stati Uniti è però tale che produrre delle previsioni ragionevoli sul mercato finanziario più efficiente è già una buona cosa. Il benchmark, ossia il riferimento della rete neurale, è un portafoglio da fondo pensione: 40% azioni, 40% obbligazioni, 20% liquidità. Se le azioni sono intorno al 20% del portafoglio suggerito, abbiamo un’indicazione di mercati fragili. Se le azioni consigliate sono fra il 20% e il 40%, si ha un’indicazione di mercati azionari meno fragili. A partire dal 40%, l’indicazione è d’investire in azioni. Se le azioni consigliate dal modello sono poche, come sono poche anche le obbligazioni, ossia se il modello invita a investire in titoli di stato a breve, abbiamo un’indicazione alla marcata prudenza.
 

I risultati della rete neurale
 
L’ultima elaborazione della rete neurale non differisce da quella precedente.
  

Discussione dei risultati
 
I rendimenti delle obbligazioni a lungo termine da qualche tempo risalgono, ma sono scesi molto dai livelli normali, e quindi la rete neurale non li giudica gran che attraenti. Anche con modeste variazioni all'insù dei rendimenti, si avrebbero infatti delle perdite in conto capitale. Allo stesso tempo, la rete giudica non attraenti le azioni, la cui quota resta modesta. Condividiamo le conclusioni della rete neurale. Insomma, da qualche tempo i nostri neuroni «naturali» continuano a essere allineati con quelli «artificiali».


5 febbraio 2010  Azioni Obbligazioni Liquidità
Benchmark 40% 40% 20%
Rete neurale 21% 18% 61%


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