Fonti: Eurointelligence, Financial Times
I paesi dell’Est Europa (EE) hanno un debito notevole, oltre mille miliardi di euro, nei confronti di quelli dell’Europa Occidentale (EO), o meglio, li hanno con le banche. Il debito è sia con le banche dell’area dell’euro sia con le banche dei paesi europei fuori dall’euro.
Oltre al debito gli EE hanno, in misura diversa, un disavanzo commerciale di notevoli dimensioni (ossia devono importare capitali per tenere il cambio). Questo ricorda la crisi dei paesi asiatici del 1997: debito e disavanzo con l'estero. In questi casi, se il debito in scadenza non è rinnovato e quello nuovo non è acceso, oppure, il che è lo stesso, se si sospetta che così possa essere, si hanno le crisi valutarie. Per evitare una crisi maggiore i paesi sotto pressione chiedono aiuto. Nel caso dei paesi dell'EE al Fondo Monetario, ma la richiesta potrebbe allargarsi ai paesi dell'EO. Di questo si sta discutendo da qualche tempo. L'aiuto ha, come contropartita, un piano di austerità che i paesi in crisi debbono abbracciare. Con la riduzione dei consumi e dei deficit pubblici, poco alla volta si ripaga il debito estero. Nei prossimi mesi é possibile che si provi a salvare alcuni paesi dell'EE. L'intervento, va ricordato, aiuterebbe le banche europee a "disincagliarsi".
Aleggia il dubbio: dopo la crisi del 97, la Corea si era ripresa con veemenza, perché aveva, ed ha, un notevole apparato industriale. I paesi dell'EE, invece, non posseggono un apparato industriale, che, rimesso in moto, possa pagare, attraverso le esportazioni (nette), il debito estero cumulato. La crisi non è circoscritta ai soli paesi dell'EE. Anche l'Irlanda è in difficoltà con il proprio debito, ma non ha problemi valutari con i paesi dell'euro, condividendone la moneta. Un paese dell'area dell'euro può essere salvato se così è deciso, insomma non vi sono nel Trattato di Maastricht dei veri impedimenti di natura legale.
Gli effetti della vicenda sono: 1) una pressione al ribasso sulle azioni bancarie dell'EO, 2) le borse dell'EE in flessione, 3) le monete dei paesi dell'EE in flessione. Con il salvataggio dovremmo avere un movimento contrario (resta da vedere di quale entità) delle attività finanziarie menzionate. Si fa fatica, invece, a trovare, come fanno alcuni, una relazione diretta fra quanto ricordato ed il cambio dell'euro con il dollaro.
http://www.eurointelligence.com/article.581+M5d8cf667bb1.0.html
Per ulteriori informazioni:
http://www.ft.com/cms/s/0/0179fcf2-fd04-11dd-a103-000077b07658.html
http://www.ft.com/cms/s/0/31999e4e-fe01-11dd-932e-000077b07658.html
Per approfondimenti:
http://www.centroeinaudi.it/notizie/i-debiti-dei-paesi-dell-europa-dell-est.html
Sulla forza del dollaro:
http://www.centroeinaudi.it/commenti/la-forza-del-dollaro.html
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