L'evoluzione dell'intelligenza artificiale, in particolare degli agenti intelligenti e autonomi (Agentic AI), sta ridefinendo profondamente il mondo del lavoro, generando di conseguenza nuovi ruoli specializzati e in molti casi del tutto inediti, impensabili fino a pochi anni fa (vedi il nostro precedente articolo).
Lo scriviamo perché siamo invasi quotidianamente, soprattutto dall’introduzione sul mercato di ChatGPT di OpenAI dalla sua prima versione in poi, da scenari apocalittici sul futuro del mondo del lavoro dovuti all’impatto dell’intelligenza artificiale sulle mansioni umane: solo in queste settimane abbiamo avuto modo di leggere, non da fonti prodighe di fake news, di una “sostituzione integrale di tutto il lavoro umano con l’intelligenza artificiale”, di una “piena automazione dell’economia”, di una “visione della Silicon Valley per il mercato del lavoro straordinariamente semplice: l’IA pensa, i robot fanno; i lavori spariranno, punto”.
Ora è indubbio che la fascia intermedia del mondo del lavoro – quella che sta tra la fascia alta dei lavori caratterizzati da un’elevata specializzazione e quelli della fascia bassa legati ad una elevata manualità artigianale, caratterizzati perlopiù da attività di carattere ripetitivo – sarà ampiamente interessata dallo sviluppo delle transizioni in essere. Il World Economic Forum (WEF) prevede infatti che entro il 2030 circa il 22% dei ruoli professionali subirà modifiche significative, influenzate da vari fattori come l’innovazione tecnologica, la transizione verso un’economia più sostenibile, le incertezze economiche. Ma, se stima che 92 milioni di posti di lavoro verranno così eliminati, prevede anche la creazione di 170 milioni di nuovi impieghi, portando a un bilancio netto positivo di 78 milioni di posti di lavoro, come mostra l'immagine seguente.
Se da una parte è evidente che i lavori che andranno a scomparire sono oggi accessibili a milioni di persone mentre quelli che nasceranno richiederanno competenze che quelle stesse persone non hanno, dall’altra parte è altrettanto evidente che l'avanzata dell’intelligenza artificiale, specialmente tramite l'adozione massiccia di agenti autonomi e intelligenti, comporterà una radicale trasformazione del mercato del lavoro, con enormi opportunità per la nascita di un ecosistema di nuove professioni altamente innovative. Le professioni emergenti si baseranno su elevata specializzazione, capacità analitiche e, soprattutto, competenze trasversali come creatività, resilienza, flessibilità, elevando il capitale umano a un ruolo di primaria importanza e di fatto insostituibile nella gestione e nello sviluppo continuo di tecnologie innovative in un mercato sempre più automatizzato. Questi nuovi scenari non solo promettono di ottimizzare e migliorare l'efficienza, ma rappresentano anche una concreta opportunità per affrontare i problemi più urgenti del nostro tempo.
Interi settori vivranno una vera e propria rivoluzione, con ampi riflessi positivi.
Pensiamo al settore sanitario. Nel campo della salute il potenziale trasformativo dell'IA sarà estremamente significativo, poiché sistemi intelligenti capaci di analizzare enormi quantità di dati clinici permetteranno diagnosi più accurate e tempestive. E l'analisi avanzata attraverso l’IA non solo incrementerà l'accuratezza diagnostica, ma creerà nuove opportunità per professionisti in grado di integrare dati complessi e sviluppare terapie personalizzate. Si svilupperanno figure innovative come il Diagnostic Data Integrator, specialista che combina analisi avanzate basate su IA con la capacità umana di interpretare contesti clinici complessi, e il Therapeutic Algorithm Designer, specializzato nello sviluppo di terapie personalizzate tramite sistemi intelligenti basati su modelli predittivi. Le scienze della vita e le biotecnologie vedranno la nascita di professioni innovative come il Genomic Data Interpreter, capace di sfruttare algoritmi intelligenti per la decodifica e l'interpretazione avanzata di enormi quantità di dati genetici, e il Bioethics Innovation Consultant, figura specializzata nell’affrontare e risolvere complessi dilemmi etici derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie biomediche. Queste figure rappresenteranno elementi essenziali per lo sviluppo sostenibile e responsabile delle scienze della vita e delle biotecnologie poiché esse continueranno a necessitare di specialisti umani in grado di affrontare problemi complessi e di natura etica.
Nel campo dell’istruzione l'utilizzo di tutor basati sull’IA promette di raddoppiare la velocità e l'efficacia dell'apprendimento e vedrà nascere ruoli innovativi: specialisti nella progettazione didattica personalizzata e nella gestione di dati educativi su vasta scala. L’introduzione di tutor virtuali evoluti, chatbot molto più simili alle persone, creerà infatti opportunità per i Personalized Education Architect, una figura professionale che adatterà continuamente, sulla base dei dati raccolti dai sistemi intelligenti, i percorsi di apprendimento secondo le esigenze individuali degli studenti, migliorando drasticamente la qualità e l'efficacia della formazione personalizzata.
Marketing e comunicazione, pensiamo al solo mondo della moda, vivranno una rivoluzione altrettanto significativa con l'avvento dei Virtual Content Producer, professionisti specializzati nella generazione e gestione di contenuti digitali su larga scala, i quali, utilizzando sistemi di IA generativa, saranno capaci di creare rapidamente campagne pubblicitarie altamente personalizzate e realistiche con materiali promozionali e prototipi di prodotti personalizzati aprendo scenari completamente nuovi nella produzione e distribuzione di contenuti digitali. Queste innovazioni faranno emergere nuovi ruoli professionali come gli specialisti di GenAI Virtual Studio, figure centrali capaci di sviluppare contenuti realistici in tempi rapidissimi eliminando la necessità di produzioni tradizionali basate su location fisiche o riprese video.
Nel settore finanziario i benefici saranno estremamente significativi poiché gli agenti autonomi IA assumeranno il ruolo di orchestratori, interpretando i compiti loro affidati e smistandoli tra gli specifici agenti intelligenti specializzati in compliance normativa, analisi del rischio, analisi del portafoglio, gestione personalizzata degli investimenti, gestione dei clienti. Questo approccio non solo consentirà alle organizzazioni finanziarie di operare con maggiore precisione ma incrementerà l'efficienza operativa, introducendo nuove figure professionali quali il Coordinatore degli Agenti Digitali, un supervisore umano esperto nella gestione integrata di questi sistemi che coordinerà gli agenti autonomi IA, garantendo l'integrazione tra capacità umane e automazione digitale, oppure lo Strategist di Investimento Algoritmico, professionista che creerà strategie di investimento automatizzate e adattative basate su intelligenza artificiale e analisi predittiva.
Nel settore digitale la programmazione, peraltro già centrale nella digitalizzazione globale e spesso è al centro degli scenari peggiori e più funesti dell’avvento dell’IA, guadagnerà ulteriori vantaggi: in essa l’uomo rimarrà fondamentale poiché essa richiede creatività e adattabilità umana per guidare e perfezionare continuamente gli algoritmi di IA. Emergeranno figure come l'AI Systems Trainer, professionista incaricato di migliorare e affinare continuamente l'apprendimento automatico dei sistemi intelligenti, e il Bug Prediction Specialist, esperto che anticiperà e risolverà preventivamente e in modo proattivo le anomalie software mediante l’utilizzo di tecniche predittive basate sull'IA: entrambi saranno fondamentali per garantire affidabilità e performance dei nuovi sistemi tecnologici.
Oltre ovviamente agli specialisti in big data, agli ingegneri esperti di cybersecurity e tecnologie di rete, ai professionisti della progettazione dell’esperienza utente (UX/UI).
In particolare proprio il settore della cybersecurity beneficerà notevolmente delle evoluzioni tecnologiche. Con l'aumento della digitalizzazione e delle minacce informatiche, figure come il Cybersecurity Behavioral Analyst, capaci di utilizzare l'IA per identificare e prevenire minacce basate sui comportamenti umani, diventeranno indispensabili. Parallelamente, lo Specialista in Etica Digitale avrà il compito fondamentale di gestire le implicazioni morali e normative dell'uso sempre più pervasivo di queste tecnologie.
La Silicon Valley prospetta un futuro con una completa automazione di molte attività lavorative, ma al contempo fa emergere chiare opportunità e definisce nuove professioni legate alla robotica e all’automazione industriale: esperti capaci di progettare e implementare sistemi intelligenti e robotici sempre più sofisticati ed esperti di gestione e supervisione delle implementazioni dell’IA stessa diventeranno attività sempre più centrali. La robotica e l'automazione industriale trarranno vantaggio da nuove professioni come l'Automation Integration Specialist, figura che faciliterà l'integrazione e la convivenza tra sistemi robotici intelligenti e lavoratori umani, e l'AI Accountability Auditor, responsabile di garantire l'etica e la trasparenza degli algoritmi utilizzati.
Nel settore energetico, infine, l'IA supporterà ma non sostituirà mai completamente le competenze umane necessarie per immaginare e implementare soluzioni di energia pulita su scala globale. Al contrario l'accelerazione della transizione ecologica stimolerà la creazione di figure professionali come l'AI Energy Grid Manager, specialista che gestisce la distribuzione energetica ottimizzandone l'efficienza e il bilanciamento utilizzando sistemi intelligenti per farlo in tempo reale, e l'Eco-Impact Analyst, specializzato nella valutazione e nella massimizzazione della sostenibilità ambientale dei progetti energetici di nuovi impianti e tecnologie: essi saranno centrali nel promuovere e implementare soluzioni innovative per un futuro sostenibile.
La nascita di nuove opportunità di formazione, professionalità e mestieri, se al momento possono sembrare fantascienza, in realtà rappresentano il domani dei giovani di oggi. E tutto questo non diminuirà l’occupazione, ma aumenterà la quantità di lavoro che svolgeremo facendo progredire l’umanità.
Ciò significa trovare menti pratiche e creative che restino protagoniste nel costruire, istruire e controllare le intelligenze artificiali: donne e uomini capaci di connettere innovazione tecnica, economia, impatto sociale.
E con un “piccolo” fine ambizioso: trasformare il mondo.
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