Fonti: New York Times
Secondo il New York Times del 23 febbraio circola nel mondo politico un documento riservato della Bank of America, dove si sostiene che sarebbe giunto il momento di un intervento dello stato per salvare il sistema finanziario, messo in seria difficoltà dalla crisi dei mutui ipotecari.
Secondo il New York Times del 23 febbraio circola nel mondo politico un documento riservato della Bank of America, dove si sostiene che sarebbe giunto il momento di un intervento dello stato per salvare il sistema finanziario, messo in seria difficoltà dalla crisi dei mutui ipotecari.
La Bank of America segnala che circa 739 miliardi dollari di mutui ipotecari sono a rischio di insolvenza “da moderato ad alto” nei prossimi cinque anni e che milioni di famiglie potrebbero venir sfrattate. Per prevenire questo danno la Bank of America suggerisce di creare un ente federale che comperi questi mutui a forte sconto, cancelli il debito ipotecario delle famiglie che ecceda il valore di mercato delle abitazioni, ed usi delle nuove obbligazioni, garantite dallo stato, per finanziare le famiglie a tassi minori. Siamo ad una svolta, perché se uno sceglie di non operare un salvataggio come questo, rischia di mettere in seria difficoltà tutto il sistema. Se lo fa, conferma il sospetto che l’industria finanziaria si caccia nei guai ma poi si fa salvare dal governo, ossia dai contribuenti.
Nessuno minimizza ormai la crisi delle obbligazioni legate ai mutui ipotecari. Possiamo dire che nei prossimi mesi i mercati finanziari saranno mossi soprattutto da questa vicenda. Ci si avvicina ad una soluzione, salgono. Ci si allontana, scendono. Facciamo infine notare che la proposta della Bank of America mostra bene che la politica monetaria è, nelle condizioni di oggi, un “pannicello caldo” intrappolato dalla paura dell’inflazione. Sono ben altre le soluzioni per il problema.
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