La domanda è: e questa volta? Se guardiamo ai grafici di lunghissimo periodo, i presupposti per una ripresa, che non sia solo un rimbalzo, non vi sono, i rapporti fra prezzi e utili infatti sono alti ed i rendimenti bassi, i cosiddetti fondamentali. Dunque questa crisi scoppia con i mercati delle azioni e delle obbligazioni cari.
Se i fondamentali non aiutano, potrebbero aiutare i cosiddetti fattori tecnici. I mercati mostravano scetticismo verso il piano di Paulson, ma hanno giudicato poi peggio la mancanza di un piano. Aspettiamo, stiamo scrivendo alle 21.00, che rifacciano la votazione e poi vediamo. La flessione, che era intorno al 3,5% è poi passata al 7%. Tempo fa sono state proibite le vendite allo scoperto dei titoli finanziari, quelle fatte con i titoli presi a prestito. Questa misura serviva a contenere le vendite ed a sostenere i prezzi. Ora che i prezzi crollano, si vede che questa misura non serviva. O meglio, che sarebbe servita in condizione di recupero. Ai crolli seguono sempre i rimbalzi che sono guidati da quelli che avevano venduto allo scoperto e che si mettono a comprare ad un prezzo più basso per rendere i titoli. Manca un motore che spinga al rialzo, a parità di fondamentali.
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