Nel comunicato stampa emesso ieri dalla Fed, la banca centrale statunitense, sono rese esplicite le condizioni sotto le quali i tassi di interesse non saranno rialzati: 1) un basso livello di utilizzazione delle risorse; 2) un’inflazione sotto controllo; 3) aspettative di inflazione stabili. Se le condizioni sono soddisfatte, i tassi saranno tenuti schiacciati «per favorire la ripresa». Se si confrontano i numeri correnti con quelli medi, si vede che ci vorrà molto tempo perché le condizioni indicate dalla Fed per rialzare i tassi si manifestino (1). Perciò avremo per molto tempo quei tassi che alimentano il carry trade e «l’arbitraggio lungo la curva dei rendimenti» (2), due operazioni – si noti, non legate all’erogazione del credito alle imprese e alle famiglie – che migliorano i bilanci delle banche. Per il momento sembra che si possa protrarre il modello del «dualismo anglosassone» (3). Il rischio è quello di alimentare la «terza bolla», laddove la prima era quella della tecnologia e la seconda quella dell’immobiliare «cartolarizzato».
(1) http://www.zerohedge.com/article/analyzing-economic-conditions-needed-persistently-exceptionally-low-rates
(2) http://www.centroeinaudi.it/commenti/filologia-del-carry-trade.html
(3) http://www.centroeinaudi.it/notizie/avviso-ai-naviganti-vi-/-il-dualismo-anglosassone.html
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