Il grafico mostra come la disoccupazione abbia accelerato negli ultimi mesi in maniera drammatica.
La manovra deve scegliere fra maggiori spese e taglio delle aliquote d’imposta. Il moltiplicatore delle prime è maggiore in un primo tempo e minore alla lunga. (Qui evitiamo la discussione in corso fra chi vuole solo la spesa pubblica e chi sostiene che la spesa pubblica non produce effetti sulla crescita, prendendo il modello dell’OCSE). Il grafico mostra di quanto sale nel tempo il PIL per un punto percentuale di maggiori spese o minori imposte, rispetto al percorso che avrebbe seguito in assenza di manovra. Vedremo come si muoverà il Congresso.
E’ giustificata la fiducia? Si, nel senso l’economia dovrebbe andare meglio di come andrebbe senza alcun “attivismo”. Insomma, la manovra evita lo scenario peggiore di breve termine. Che questo giustifichi la crescita stabile dei prezzi di borsa, pare difficile. Le azioni hanno un prezzo elevato rispetto agli utili del 2009 e del 2010. La manovra giustifica, invece, il rialzo dei rendimenti delle obbligazioni, perché il debito emesso per finanziare il salvataggio sarà notevole.
© Riproduzione riservata