La asset allocation alla fine asserisce che se ci sono le condizioni fondamentali perché i mercati azionari salgano, si comprano le azioni, altrimenti si evitano. Una previsione verosimile è che prima lentamente ma poi soprattutto nell’ultimo trimestre del 2009 avremo a che fare con una notevole compressione dei consumi delle famiglie negli Stati Uniti. La compressione dei consumi trascina la caduta degli investimenti.

La caduta dei consumi e degli investimenti accresce i risparmi del settore privato, ossia delle famiglie e delle imprese. Attualmente il risparmio è pari a circa il 1% del PIL, e potrebbe arrivare fino al 9%. La caduta dell’attività economica non sarà di questa entità, perché verrà espanso il deficit pubblico, e quindi l’offerta di obbligazioni. I profitti delle imprese, nelle fasi di forte caduta dell’attività economica, sono impossibili da prevedere. Nel 2009 i profitti saranno probabilmente molto minori, ma di quanto? Nessuno lo può sapere. Dunque avremo profitti minori e rendimenti a lungo termine in ascesa, per effetto della grande offerta di obbligazioni.
 
Quando tutto è oscuro che cosa fanno i mercati finanziari? Cercano un livello dei prezzi talmente basso, che da quel punto in avanti non possono che risalire. Ossia, in breve, scontano lo scenario peggiore. Questo comportamento ha il nome di ”overshooting”. Chi ha vissuto l’esperienza della svalutazione della lira nel 1992 e della caduta dei prezzi dei BTP nel 1995 sa di che cosa si parla. Pensiamo che vi sia ancora della strada al ribasso, e quindi manteniamo invariata la nostra asset allocation, che sostiene, dal dicembre 2007, che le obbligazioni a breve termine in euro sono la cosa migliore.

Ottobre 2008
Stati Uniti
Europa Euro
Azioni Obbligazioni
--
0
Obbligazioni Liquidità
-
-
Novembre 2008
Stati Uniti
Europa Euro
Azioni Obbligazioni
--
0
Obbligazioni Liquidità
-
-

Quando la previsione è quella di un’attività finanziaria che va molto peggio di un’altra si ha un giudizio di “---“. Due meno o un meno solo sono giudizi meno negativi. Lo stesso vale con “+++”, e a discendere con due e con un “+”.



Economia@Centroeinaudi (su www.centroeinaudi.it)
è  un sito di ricerca sull’economia dei mercati  finanziari. In nessun modo le sue previsioni vanno intese come un invito a trasformarle in investimenti. Il Centro Einaudi declina ogni responsabilità per le conseguenze che possono essere arrecate agli utenti per danni o perdita di profitti. I contenuti pubblicati non rappresentano né un incitamento o un’offerta di acquisto o vendita, né un incitamento o un’offerta a effettuare transazioni o atti giuridici. Sono forniti esclusivamente a titolo informativo e possono essere modificati dalla redazione di Economia@Centroeinaudi in qualsiasi momento senza preavviso. I contenuti messi a disposizione non costituiscono raccomandazioni per le decisioni d’investimento. Gli investimenti finanziari vanno scelti a livello individuale, tenendo presente che il rischio non è eliminabile e decidendo in anticipo l'orizzonte temporale cui fare riferimento.