Fino a qualche tempo fa andavano bene gli investimenti di chi era “lungo” (investito in) di petrolio e “corto” (non investito o con vendite allo scoperto) in finanza: il petrolio infatti saliva e la finanza cadeva. Poi il petrolio, a causa del rallentamento economico, ha iniziato a cadere ed il settore finanziario ha incominciato a mostrare dei numeri ben peggiori della media delle stime.
 
Il settore “lungo” è diventato corto ed il settore “corto” ancora più corto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
 
Le borse legate alle materie prime (Russia, Brasile, Emirati) sono ora in caduta libera, ed il settore finanziario si commenta da solo. Gli altri settori erano stati quasi tutti fuori dalla crisi, con la parziale eccezione dei beni di consumo durevole, ma ora, a causa del rallentamento economico mondiale, ecco che sono coinvolti nel ribasso. Proprio in due parole, questa è la spiegazione della caduta dei prezzi delle azioni.