A catalizzare la flessione delle azioni di oggi sono i numeri sulla crescita della disoccupazione negli Stati Uniti. Le stime andavano dal massimo di 260 mila al minimo di 100 mila. La disoccupazione nel mese di settembre è aumentata di 263 mila unità. Da qui i dubbi sulla forza della ripresa. Di tutte le cose che si possono dire e contraddire sulla crisi in corso, una è chiara, ed è il «corpo del delitto». Nel secondo dopoguerra abbiamo avuto negli Stati Uniti una caduta occupazionale, a partire dal picco, che è stata molto violenta, si è manifestata in un tempo breve ed è stata seguita da una ancor più veloce ripresa – quella del 1948. Abbiamo poi avuto una caduta lenta e prolungata con un rientro altrettanto prolungato – nel 2001. Non abbiamo mai visto una caduta dell’occupazione, dal picco, dell’entità di quella in corso, e senza segni di ripresa dopo quasi due anni. Su undici recessioni sperimentate dalla fine della guerra, questa è – in termini di occupazione – la peggiore.
Il grafico mostra il punto:
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