I Paesi baltici e l’Ungheria, come si vede dalla tabella del Fondo Monetario, sono i più indebitati, avendo un debito estero pari dalla metà a tre quarti del reddito nazionale. Per pagare il debito essi dovrebbero andare in avanzo commerciale, mentre sono in disavanzo dal 5% al 15%. Dovrebbero quindi esportare moltissimo ed importare pochissimo, dovrebbero insomma comprimere il proprio tenore di vita in maniera a dir poco pesante, con chissà quali ricadute politiche e sociali. Se questi paesi sono mal messi, anche il loro creditore non è ben messo. Le banche europee hanno, secondo la Banca dei Regolamenti, un credito nei confronti dei paesi emergenti pari a tre quarti dei quasi cinque mila miliardi di dollari di prestiti totali.
Il sistema bancario europeo ha prestato all’Europa emergente e all’America Latina molto denaro. Il paese più esposto è l’Austria verso l’Est. La Spagna è quello più esposto verso il Sud America. Magia delle radici imperiali. La posta in gioco non è molto diversa da quella del mercato dei mutui ipotecari statunitense.
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