Uno può far niente, oppure rischiare appena, oppure rischiare. Nel primo caso ha i BOT, nel secondo i BTP, nel terzo le azioni mondiali. Può combinare le tre diverse attività. E poi misurare i risultati rispetto al benchmark. Suggeriamo un benchmark canonico, composto da un 20% di BOT, un 40% di BTP e un 40% di azioni. Nel caso, l’indice mondiale delle azioni in euro. Da quando pubblichiamo la nostra Asset allocation strategica (AAS), ossia dal dicembre del 2007, abbiamo sempre investito in BOT, perché l’investimento in BTP e in azioni mondiali non ci ha mai convinto. Attenzione, non ci ha convinto da un punto di vista strategico. Da un punto di vista tattico è tutt’altro discorso, e infatti proponiamo un’analisi diversa. Il grafico con i risultati del nostro investimento strategico (la linea blu) e del benchmark (la linea rossa) mostra l’accaduto. Dalla fine del 2007 la AAS ha guadagnato poco, mentre il benchmark è tornato all’incirca dov’era.



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