Se il rialzo dei tassi nell’Europa dell’euro continua – da 0,25 fino all’1% – e si trasmette su tutta la curva dei rendimenti delle obbligazioni emesse dai Tesori, abbiamo, nel caso della Grecia, un sentiero di risanamento lungo e quindi più arduo. Secondo i conti della Banca Centrale Europea (1), il miglior sentiero (fra quelli verosimili) per la Grecia si ha con 1) una crescita del Pil nominale del 3,5%, 2) un surplus primario del 5,5%, 3) un costo del debito pubblico del 4,5%. Intorno al 2020 il debito pubblico torna a essere pari al 100% del Pil. Con un costo del debito del 5,5% il Pil torna al 100% nel 2026. La Bce oggi ha variato i tassi all’insù e la reazione dei mercati sul debito greco è stata di un rialzo del costo dell’assicurazione in caso di insolvenza (il credit default swap) pari al 4,2%.


(1) BCE, «Occasional Paper» n. 77, febbraio 2011, p. 26