In parte perché molti seguono l’analisi grafica, in parte perché, dopo delle cadute di notevole entità, è normale che vi siano dei rimbalzi, in parte, infine, perché molti credono che il piano cinese di rilancio possa aiutare le imprese legate alle infrastrutture ed alle materie prime, le borse oggi sono salite.


L’analisi grafica (o analisi tecnica) parte dal principio che il movimento dei prezzi non sia (del tutto) casuale. I prezzi alla fine sono attratti dalle tendenze (sono “autoregressivi”). Si muovono ad onde, e le onde (in su o in giù) hanno delle resistenze (dei prezzi oltre i quali fanno fatica a salire) e dei supporti (dei prezzi oltre i quali fanno fatica a scendere). Le resistenze ed i supporti sono dei livelli dei prezzi dove in passato ci sono stati dei grandi scambi intorno ad un evento importante, prima che cambiasse la percezione delle cose. Oppure, com’è il caso di oggi, dei livelli definiti dal movimento ondulatorio. Bene, intorno a 700 punti dello Standard & Poor’s si ha un forte supporto. Quando oggi si è visto che non si andava sotto il supporto, molti hanno comprato. I grafici mostrano il primo supporto del mercato statunitense, europeo e giapponese. I supporti sono la striscia giallo verde.
 
Oltre ai “graficisti”, abbiamo gli “speculatori al ribasso”. Uno prende a prestito un titolo e lo vende, Questo cade sotto il prezzo di vendita. Lo ricompra con profitto e lo rende a chi lo aveva prestato. Si chiama “vendita allo scoperto” la prima parte dell’operazione, e “ricopertura” la seconda. E’ quindi facile che quando vi sono delle cadute, chi ha guadagnato chiuda l’operazione. Da qui i rimbalzi delle borse dopo le forti cadute.
 
Infine, l’aspettativa che la Cina si rilanci, tornando a comprare beni capitali e materie prime. I titoli che oggi sono andati meglio sono quelli dei fornitori della Cina. Si potrebbe ironizzare affermando che i mercati credono ai piani di una paese a partito unico, mentre non credono ai piani dei paesi democratici, come se i governi dei paesi centralizzati funzionassero, contro l’evidenza storica. Ma non è questo il punto. In questi casi, si approfitta della storia del rilancio cinese per ricoprirsi.
 
Non crediamo che il mercato azionario, in presenza di utili in caduta e di rendimenti delle obbligazioni che finiranno per salire, abbia dei motori per crescere stabilmente. Possono esserci dei rimbalzi, come quelli di oggi, ma un’inversione della tendenza non crediamo che sia ancora nelle cose.
 
Ecco i grafici dei “graficisti”. Nell'ordine la borsa statunitense, quella europea, quella giapponese:


 
analisi_grafica_sp_4_marzo_2009
analisi_grafica_sp_4_marzo_2009
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at_del_mercato_europeo_4_marzo_2009
at_del_mercato_europeo_4_marzo_2009
at_del_mercato_europeo_4_marzo_2009


at_del_mercato_giapponese_4_marzo_2009
at_del_mercato_giapponese_4_marzo_2009
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