Da qualche tempo, ma negli ultimi giorni si è avuta un’accelerazione, il rendimento dei titoli di stato statunitensi a lungo termine sta salendo. Da circa il 2,5% della fine del 2008, al 4,5%. Ormai il rendimento è appena più basso della media dei rendimenti degli ultimi dieci anni (1).
 
Da qui a settembre il Tesoro dovrebbe vendere 3,25 mila miliardi (trilioni) di dollari di titoli di stato (2). Questo per finanziare il maggior deficit pubblico e i vari piani di salvataggio. Mentre aumenta l’offerta, sta venendo meno la domanda di titoli del Tesoro a lungo termine da parte dei paesi emergenti, i quali si concentrano sulla parte breve (3), con ciò mostrando che temono il «rischio tasso» (se i rendimenti delle nuove emissioni salgono, i prezzi di quelle vecchie devono scendere, poiché la cedola è fissa). I rendimenti statunitensi tendono nel tempo all'insù. La loro ascesa per ora non ha avuto grande influenza sui rendimenti dell’Europa dell’euro.
 
Se salgono i rendimenti, non solo aumenta il costo del debito pubblico, ma cresce il costo dei mutui ipotecari. Le obbligazioni che raccolgono i denari per finanziare i mutui hanno, infatti, un rendimento che ha come «pavimento» quello dei titoli del Tesoro. Se cresce il costo dei mutui, le famiglie statunitensi, già molto indebitate (4), debbono consumare meno, con ciò riducendo la forza del rimbalzo della domanda.
 
Le azioni risentono dei maggiori rendimenti in due modi: la minor domanda delle famiglie riduce i fatturati delle imprese e quindi gli utili; il rendimento dei titoli di stato è il fattore di sconto degli utili. Il prezzo teorico delle azioni è definito dalla formula P=U/i, gli utili scontati per il rendimento delle obbligazioni. Rischiamo di avere il numeratore «U» debole o in flessione e il denominatore «i» in ascesa.

Vedremo nei prossimi tempi se la nostra tesi – l’ascesa dei rendimenti sul debito pubblico come catalizzatore di un nuovo ciclo al ribasso – sarà confermata o smentita (5).
  

(1) http://charts3.barchart.com/chart.asp?jav=adv&vol=Y&grid=Y&divd=Y&org=stk&sym=V1Y0&data=H&code=BSTK&evnt=adv

 

(2) http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aaXhXQ39nmyc&refer=hom

 

(3) http://blogs.cfr.org/setser/2009/05/27/the-treasury-market-in-a-world-no-longer-dominated-by-central-bank-reserve-managers/

 

(4) http://www.centroeinaudi.it/ricerche/l’inciampo-della-profezia.html

(5)
http://www.centroeinaudi.it/notizie/emerge-il-rimosso.html