Ci sono dei contratti – negoziati sui mercati – che stimano le mosse della banca centrale. E dei contratti – negoziati sui mercati – che stimano i risultati delle elezioni. A parere dei primi, la banca centrale degli Stati Uniti alzerà i tassi di interesse alla fine del 2011, mentre a maggio stimava che li avrebbe alzati alla fine del 2010. A parere dei secondi, i Repubblicani con le elezioni di novembre dovrebbero controllare la Camera dei rappresentanti. La probabilità che i Repubblicani vincano è pari al 70%, mentre a maggio era pari al 40%. Se prendiamo sul serio questi contratti, la ripresa sarà moscia – e dunque i tassi bassi, intanto che l’Amministrazione perde le elezioni parziali (1). La parte davvero interessante della vicenda è che le aspettative sono «girate» in maggio. Fino a maggio – secondo i contratti – la ripresa era in corso e Obama in sella.
Ecco l'incipit dei commenti che si leggeranno alla fine di quest'anno: «A maggio le aspettative mutarono…».
(1) http://www.zerohedge.com/article/bofa-demonstrates-republican-sweep-means-further-expansion-feds-dovish-policy-expiration-bus
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