Fonte: Naked Capitalism
 
Le banche hanno delle attività finanziarie. Quelle statunitensi si possono valutare in tre modi: a prezzi di mercato, livello 1, detto dell’input osservabile, per analogia, livello 2, detto l’input semi osservabile, per valore presunto, livello 3, detto dell’input non osservabile.

Per esempio, un titolo del Tesoro ha un prezzo di mercato, livello 1, un’obbligazione che assomigli ad un'altra potrebbe avere il valore di questa, livello 2, un’obbligazione che non è trattata dai mercati e che non assomiglia a nessuna, non può che avere un valore presunto, livello 3.
 

Il valore presunto si presta alla costruzione di bilanci che possiamo chiamare “elastici”. Uno può infatti dire che l’obbligazione X “per lui” vale 100, quando con il metodo dell’analogia poteva valere 80, e quindi portare il prezzo dell’obbligazione X dal livello 2 al livello 3. In questo modo si mostra angelicamente un attivo migliore. Ultimamente sono state vendute molte obbligazioni di dubbio valore. Poniamo che molte fossero di livello 2. La valutazione per analogia dovrebbe portare a registrare una perdita. Se, invece, l’obbligazione X dal livello 2 la porto al livello 3, la perdita scompare.
 

Posso davvero farlo? Si direbbe di sì, a leggere un comunicato della SEC, l’autorità di controllo, dove si sostiene che una valutazione congrua richiede una transazione veritiera, a meno che il prezzo non abbia avuto a che fare con un periodo specialmente negativo. ( “Fair value assumes the exchange of assets or liabilities in orderly transactions. Under SFAS 157, it is appropriate for you to consider actual market prices, or observable inputs, even when the market is less liquid than historical market volumes, unless those prices are the result of a forced liquidation or distress sale).
 

I risultati delle banche appariranno, grazie allo spostamento dal livello 2 a quello 3, probabilmente migliori di quel che dovrebbero, e quindi attenti a credere alle dichiarazioni sul miglioramento delle cose in finanza.