Le economie crescono meno delle aspettative e non creano abbastanza occupazione, intanto che i mercati finanziari si “gonfiano”. Come mai le cose vanno in questo modo?
Quando l'economia – anche per effetto dell'invecchiamento della popolazione (1) – è moscia, il tasso di interesse dovrebbe scendere a sufficienza per spingere a investire. Esisterebbe perciò un tasso di interesse che porta in pareggio il risparmio e l'investimento - ossia, se è maggiore il risparmio rispetto all'investimento, minore sarà il tasso e viceversa. Le banche centrali possono schiacciare i tassi e i rendimenti fino allo zero o anche in campo negativo, ma non possono spingerli in campo negativo fino al livello necessario (2).
Oltre al fenomeno degli investimenti che non assorbono il risparmio – un fenomeno che spinge le banche centrali a schiacciare i tassi – si ha anche la crescita di quest'ultimo legata all'invecchiamento della popolazione. Il fabbisogno di risparmio dipende: 1) da quanto uno vive, 2) da quando va in pensione, 3) dalla crescita della popolazione. Vivendo di più, ed andando in pensione molti anni prima di passare a miglior vita, con una popolazione costante, o decrescente, si deve risparmiare molto. Parte perché chi risparmia vuole sicurezza, parte per i regolamenti che spingono l'industria finanziaria a investire in titoli ad alto rating, perché sono ritenuti sicuri, il risparmio andrà da qualche parte, ma andrà soprattutto dove il rating è alto. Se però si riduce lo stock di titoli ad alto rating, ecco che il risparmio forzerà i prezzi dei titoli ad alto rating, e quindi il loro rendimento scenderà (3).
Il risultato è una curva dei rendimenti schiacciata. I tassi a breve sono nulli – quando non sono negativi - e quelli a lunga sono ai minimi. Il rendimento negativo, nullo o basso delle obbligazioni spinge ad investire in azioni (4) con ciò annullando gli effetti depressivi che la demografia avrebbe sui corsi di borsa (5).
(1) http://www.voxeu.org/article/demographic-structure-and-macroeconomy#.VSSuQ2tmVwU.twitter
(4) http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/asset-allocation/4092-un-mondo-nuovo-ii.html
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